SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta venerdì 27 Ottobre alla Camera dei Deputati, presso la Sala del refettorio della Biblioteca, la presentazione del documento di ricerca dal titolo: “Focus adolescenza: sfide e risorse positive nel post-pandemia. Un approccio neuro-psicopedagogico per educare al benessere e a Prefigurare il Futuro”. L’evento si inserisce all’interno della campagna nazionale di sensibilizzazione a tutela del diritto alla salute mentale di bambini e adolescenti in Italia, dal titolo “Mai più soli”, promossa dalla Fondazione Patrizio Paoletti per lo sviluppo e la comunicazione, Istituto di ricerca specializzato nella neuro-psicopedagogia didattica, in progetti educativi e di promozione sociale.
Ospite dell’evento, al quale sono intervenuti, tra gli altri, Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, Patrizio Paoletti, Elena Stramentinoli, giornalista RAI, anche l’I.I.S. “A. Capriotti” di San Benedetto del Tronto, rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof. Enrico Piasini, dalla prof.ssa Romina Morresi, Funzione Strumentale Area 3 e referente del Progetto “Prefigurare il futuro” e dalla prof.ssa Romina Rossi, membro della Commissione “Supporto agli studenti”. Per il terzo anno, infatti, l’Istituto sambenedettese partecipa al progetto sperimentale “Prefigurare il Futuro – Scuola”: nato nel 2017 per promuovere la resilienza e la speranza nelle comunità colpite dal sisma in Umbria e nelle Marche, è diventato, negli ultimi anni, un programma che risponde alle esigenze ambientali, sociali ed educativi sull’intero territorio nazionale. La finalità del percorso, proposto a studenti, insegnanti, personale ATA e genitori, è quella di sostenere l’educazione e la didattica con strumenti pratici, innovativi ed efficaci che possano permettere a tutti di esprimere pienamente il proprio potenziale, nella consapevolezza del ruolo e della responsabilità che ognuno ha nei confronti dell’altro.
“Con disponibilità e attenzione – dichiara il Dirigente Scolastico – la comunità scolastica ha accolto la sfida di questi anni, consapevole che il processo di apprendimento avviene anche potenziando la dimensione emotiva, in accordo con le linee definite dalla comunità europea e ripensando a una didattica capace di cambiare in un mondo in continua evoluzione”.