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Il teologo risponde: I sacramentali non sono mezzi magici o automatici di grazia

Paolo Morocutti

Si chiamano sacramentali i sacri segni istituiti dalla Chiesa il cui scopo è di preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di santificare le varie circostanze della vita.

Il catechismo della Chiesa cattolica ricorda che fra tutti i sacramentali, le benedizioni occupano un posto importante. Esse comportano ad un tempo la lode di Dio per le sue opere e i suoi doni, e l’intercessione della Chiesa affinché gli uomini possano usare i doni di Dio secondo lo spirito del Vangelo. Mentre i sacramenti, come il Battesimo o l’Eucaristia, sono istituiti direttamente da Cristo e conferiscono la grazia in modo efficace, i sacramentali sono istituiti dalla Chiesa come mezzi di santificazione e di preghiera. I sacramentali possono assumere diverse forme, ad esempio possono essere oggetti benedetti che fungono da segni esteriori di devozione. Questi possono includere medaglie, croci, acqua benedetta, candele, rosari, immagini sacre, crocifissi e altre icone religiose. L’uso di questi oggetti può aiutare i fedeli a concentrarsi nella preghiera, a ricordare la presenza di Dio e a invocare la sua protezione e intercessione. Alcuni sacramentali prevedono riti o celebrazioni specifiche, come il segno della croce, l’imposizione delle mani, il gesto dell’incensazione o la benedizione di una persona o di un oggetto. Questi gesti sacramentali sono compiuti da un sacerdote o un diacono e servono a invocare le benedizioni di Dio e a santificare la situazione o la persona coinvolta. Alcuni sacramentali consistono in preghiere specifiche approvate dalla Chiesa, come la recita del Rosario, la Via Crucis o le litanie dei santi.

Queste preghiere sono particolarmente importanti per la loro efficacia spirituale e sono spesso associate a una benedizione formale da parte di un ministro ordinato. L’uso dei sacramentali non conferisce la grazia in modo automatico o esclusivo come avviene con i sacramenti, ma è inteso ad aprire il cuore dei fedeli alla presenza di Dio, a promuovere la devozione e a favorire la crescita spirituale. L’efficacia dei sacramentali dipende dalla fede e dalla disposizione del fedele che li utilizza.  Quando si afferma che i sacramentali conferiscono una grazia spirituale speciale, si intende che questi oggetti, gesti o preghiere della Chiesa hanno il potere di suscitare e favorire la grazia divina nella vita dei fedeli. Sebbene la natura e l’efficacia della grazia sacramentale siano diverse da quella dei sacramentali, entrambi sono mezzi di santificazione messi a disposizione dalla Chiesa. La grazia spirituale è l’azione divina che opera nella vita dei credenti, li santifica e li aiuta a crescere nella vita di fede. Attraverso i sacramenti, come il Battesimo o l’Eucaristia, la grazia è conferita in modo efficace e sacramentale, cioè con un’efficacia intrinseca stabilita da Cristo stesso. Occorre tener presente che i sacramenti sono istituiti da Cristo stesso e conferiscono la grazia in modo diretto ed efficace, indipendentemente dalla fede o dalla santità del ministro o del ricevente. I sacramentali, invece, sono istituiti dalla Chiesa, agendo sotto la guida dello Spirito Santo, e la loro efficacia deriva dalla preghiera della Chiesa e dalla disposizione del fedele. Essi predispongono alla grazia e aprono il cuore alla ricezione della grazia, ma la loro efficacia dipende sempre dalla fede e dalla disposizione del fedele. Quando un fedele utilizza un sacramentale con fede, devozione e disposizione spirituale, può sperimentare diversi benefici spirituali.

I sacramentali non sono mezzi magici o automatici di grazia, ma piuttosto strumenti che aiutano a predisporre il cuore dei credenti all’azione di Dio e a vivere in comunione con Lui.

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