(da Assisi) “Per un’efficace riforma, che tocca meccanismi delicati del funzionamento della democrazia, è indispensabile creare un clima costituente, capace di coinvolgere quanto più possibile le varie componenti non solo politiche, com’è ovvio e come fu all’origine della Costituzione, ma anche culturali e sociali”.

E’ l’invito del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, alla politica italiana, che “in un momento così delicato economicamente e socialmente, sta discutendo su un tema impegnativo, la riforma costituzionale”. “Siamo ancora lontani da questo e non posso che ripetere l’invito, perché la Costituzione sia di tutti e sia sentita da tutti”, la denuncia di Zuppi in apertura dell’Assemblea dei vescovi italiani ad Assisi: “Costituzione significa anche questo: statuire insieme, perché non si vive di solo presente e per costruire il futuro anche il passato, la nostra storia democratica, può offrire una lezione di sapienza”. A questo proposito, il presidente della Cei Permettetemi di ricordare una richiesta formulata dall’intero Consiglio Permanente un anno fa, “valutando con preoccupazione il progressivo astensionismo”: “recuperare la partecipazione dei cittadini iniziando dalla riforma della legge elettorale, che tanti esponenti politici di ogni parte, giuristi e autorevoli personalità hanno giudicato da cambiare. Per questo parlavo di un clima costituente che sia coinvolgente: bisogna riaffezionare gli italiani alla Repubblica, alla casa comune. Se i legami sociali si allentano, è invece necessario rafforzarli, sentendosi parte di un destino comune”. “La Chiesa in Italia è al servizio della gente”, ha sottolineato Zuppi, citando la preparazione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia di Trieste, che si terrà dal 3 al 7 luglio 2024, sul tema: “Al cuore della Democrazia”. Tra le altre urgenze segnalate alla politica, la questione casa: “Nelle città turistiche si preferisce guadagnare trasformando gli appartamenti in B &B piuttosto che affittare a prezzi calmierati alle famiglie o a studenti fuori sede”, alle prese con il caro mutui e il caro affitti. Sul versante delle migrazioni, per Zuppi “è necessaria un’Europa consapevole, responsabile e davvero unita e solidale, che non lasci l’Italia da sola”.

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