“Gesù è la gioia. O annunciamo Gesù con gioia o non lo annunciamo, perché un’altra via di annunciarlo non è capace di portare la era realtà di Gesù”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, in cui ha iniziato a sintetizzare le catechesi sullo zelo apostolico alla luce dell’Evangelii gaudim, che in questi giorni compie dieci anni. “Un cristiano scontento, triste, insoddisfatto o, peggio ancora, risentito e rancoroso non è credibile”, il monito di Francesco: “Parlerà di Gesù, ma nessuno gli crederà”. “Una volta mi diceva una persona di queste persone: ‘sono cristiani con faccia di baccalà’, cioè non esprimono niente”, ha proseguito a braccio: “E la gioia è essenziale. Il Vangelo non è un’ideologia, è un annuncio di gioia: le ideologie sono fredde, tutte, il Vangelo ha il calore della gioia. Le ideologie non sanno sorridere, il Vangelo è un sorriso, ti fa sorridere perché ti tocca l’anima con la buona notizia”.

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