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San Benedetto, Vittime e Sopravvissuti agli abusi, Monica Avaltroni: “Il nostro sportello diocesano fino ad oggi non ha avuto segnalazioni”

DIOCESI – In concomitanza con la Giornata Europea per la Protezione dei Minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, si celebrerà sabato 18 novembre 2023 la III Giornata Nazionale di Preghiera della Chiesa Italiana per le Vittime e i Sopravvissuti agli abusi, per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili.

Con l’obiettivo di sensibilizzare riguardo a questa dolorosa realtà, abbiamo incontrato la prof.ssa Monica Avaltroni della Comunità Francescana delle Sorelle, che, oltre ad essere docente di religione, ha anche frequentato l’Istituto Superiore per Formatori, allora diretto dal Vescovo Carlo Bresciani, conseguendo il Baccalaureato in Scienze per la Formazione di Formatori. Il titolo, riconosciuto dalla Santa Sede, conferisce laurea della Pontificia Università Gregoriana di Roma e la abilita ad essere responsabile dello Sportello Diocesano per la segnalazione degli abusi sessuali su minori o su adulti vulnerabili solo da parte di chierici o religiosi.

A cosa serve lo Sportello Diocesano? Chi può rivolgersi a voi?
Lo Sportello, che io preferisco chiamare “Centro di Ascolto Diocesano”, ha lo scopo di raccogliere le segnalazioni, da chiunque ne fosse a conoscenza, di abusi sessuali su minori o su persone vulnerabili, relativi però solo a chierici o a membri di Istituti di Vita Consacrata o Società di vita Apostolica, a norma dell’art. 2 del Motu proprio “Vos estis lux mundi” di Papa Francesco del 7 maggio 2019.
Ogni consulenza presso lo Sportello è assolutamente gratuita.

Dove ha sede lo Sportello nella nostra Diocesi e quali sono gli orari di apertura?
Lo Sportello ha la sua sede in San Benedetto del Tronto, presso il Centro Famiglia, in via Pizzi n. 25. Lo si può contattare in qualsiasi momento, scrivendo una e-mail alla casella di posta istituzionale: centroascoltotutelaminori@diocesisbt.it.
Oltre allo Sportello di ascolto, è stato costituito dal nostro Vescovo Carlo Bresciani il Servizio Diocesano Tutela Minori che ha come referente Padre Gabriele Lupi. Il Servizio è a sua volta parte dei Servizi Nazionale e Regionale attraverso i quali viene garantita la formazione dei suoi membri per questo delicato ed importante servizio nella vita della Chiesa.

Chi accoglie le persone che si rivolgono allo Sportello e come viene garantita la riservatezza?
La prima accoglienza è del responsabile del Centro di Ascolto.
Lo Sportello vuole essere un servizio pastorale competente, affidabile e accogliente di primo ascolto: chi vi opera quindi adotta una particolare attenzione al minore o alla persona vulnerabile, che sarà sempre al centro della sua primaria preoccupazione.
Lo Sportello mantiene la riservatezza con tutti sull’identità di colui che segnala e protegge sempre l’identità del minore o della persona vulnerabile. Viene anche redatto un verbale da conservare in un archivio segreto.

Come si interviene nel caso di una segnalazione?
In caso di segnalazione, oltre all’ascolto, vi è una procedura ben precisa in cui si suggerisce la possibilità di informare l’autorità giudiziaria.
Ad ogni modo, la segnalazione fatta solo alla Chiesa sarà presa in seria considerazione e lo Sportello procederà, per quanto di sua competenza, secondo la norma del diritto canonico, delle linee guida della Conferenza Episcopale Italiana e delle Santa Sede.

Qual è la situazione attuale dello sportello nella nostra Diocesi? Quante segnalazioni sono state fatte da quando lei dirige lo sportello?
Fino ad oggi non abbiamo avuto segnalazioni.

Il tema di quest’anno della III Giornata di Preghiera per le Vittime e i Sopravvissuti agli abusi è “la bellezza ferita”, che prende spunto da un versetto del profeta Geremia “Curerò la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe”. Perché è stata scelta questa frase?
Posso dire che la Chiesa sta facendo molto affinché chi è stato ferito nell’intimo, nella sua bellezza e dignità di creatura e di figlio di Dio, possa trovare uno spazio dove potersi sentire accolto, ascoltato e compreso nella propria sofferenza, e così aprirsi ancora di più alla Grazia, alla Parola di Dio e alla preghiera che possono lenire le ferite profonde, difficili da rimarginare. Il versetto del profeta Geremia è dunque una promessa di aiuto che la Chiesa fa a chi ha subìto questo dolore. La Chiesa non è sorda alle grida di costoro e lo sportello di ascolto è uno strumento per poterli accogliere.

Quali sono gli eventi in programma per animare questa giornata nelle Parrocchie e in Diocesi?
Venerdì 17 novembre, dalle ore 16:30 alle ore 18:00, presso il Convento delle Suore Concezioniste, per iniziativa del nostro Vescovo Carlo, ci sarà un incontro degli insegnanti cattolici e degli insegnanti di religione con S.E. Mons. Claudio Giuliodori, presidente della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università. L’incontro verterà sulla presentazione del documento “Le scuole cattoliche per la tutela dei minori – linee guida” (Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica). Il documento si rivolge a tutte le istituzioni educative cattoliche e di ispirazione cristiana, quale contributo alla cultura e all’azione promosse dalla Conferenza Episcopale Italiana per la prevenzione e il contrasto degli abusi sui minori, perché la cura e la tutela dei minori sono una parte essenziale del compito educativo.