Come accompagnare i consacrati passo dopo passo nel corso della loro missione? Il volume “Ascoltare per servire. Discorsi sulla vita consacrata” (Libreria Editrice Vaticana, pp. 652, euro 22), disponibile ora in libreria, propone una risposta attraverso una raccolta di omelie, discorsi e lettere di Papa Francesco ai religiosi dal 2018 al 2022.
Le sue riflessioni sono presentate mediante dieci parole chiave: cammino, carisma, consacrazione, discernimento, fedeltà, memoria, missione, povertà, prossimità, speranza. Ognuna racchiude un profondo significato di orientamento in un contesto segnato da guerre, da una profonda crisi economica e da un sentimento sempre più accentuato di isolamento per tante persone. Il libro, realizzato su iniziativa del Dicastero per la Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, vuole infondere fiducia e speranza indicando sentieri nuovi per la missione. “È tempo di camminare insieme, anche nella piccolezza dei numeri , è tempo di sperimentare la comunione fraterna che dona forza alla missione e la nuova evangelizzazione”, sottolineano nella presentazione del volume il card. João Braz de Aviz e l’arcivescovo José Rodríguez Carballo, auspicando che “le parole di Papa Francesco, Pietro per noi tutti nella Chiesa oggi, ci aiutino a leggere la nostra storia alla luce dello Spirito Santo ‘primo dono di ogni esistenza cristiana’, che ci trasforma nel profondo”. La vita e l’impegno dei consacrati e consacrate si rinnovano nell’incontro, nella preghiera, nel servizio ai poveri e nella gioia di seguire Cristo: questa è la chiamata di Papa Francesco che affiora nel volume. I consacrati sono invitati ad essere strumenti della tenerezza di Dio, uomini e donne di comunione, sempre pronti a partire e capaci di andare controcorrente con audacia senza stancarsi di gettare le reti per rispondere alle sfide attuali essendo sentinelle di luce. Si tratta, afferma il Papa in uno dei testi di questo volume (il discorso ai partecipanti al Capitolo generale dell’Istituto Pia Società Figlie di San Paolo, nella Sala Clementina il 4 ottobre 2019), “di mettersi in cammino per le strade del mondo, con uno sguardo contemplativo e pieno di empatia per gli uomini e le donne del nostro tempo, affamati della Buona Notizia del Vangelo. Sentirsi parte di un Istituto in uscita, in missione, mettendo tutte le forze al servizio dell’evangelizzazione. Lasciarsi interpellare dalla realtà in cui viviamo. Cercare costantemente vie di prossimità, mantenendo nel cuore la capacità di sentire compassione per i tanti bisogni che ci circondano”.