Luca Collodi – Città del Vaticano
Fonti di Hamas e di Israele definiscono “molto vicino” un accordo di tregua a Gaza e per il rilascio di alcuni ostaggi. Almeno 50 persone potrebbero essere liberate, secondo Israele, mentre decine di altri lo potrebbero essere in cambio di una estensione del cessate il fuoco dopo pochi giorni.
In attesa di risposte
Hamas sta ancora aspettando una risposta da parte di Israele sull’accordo per una tregua umanitaria, ha detto un membro dell’ufficio politico dell’organizzazione palestinese. Hamas, da parte sua, ha già fatto pervenire una sua replica alle parti di Egitto e Qatar. Israele ha chiesto del tempo per rispondere alla bozza finale sull’accordo che riguarda la liberazione degli ostaggi. I punti in sospeso, comprese le modalità di consegna degli stessi, sono attualmente – fa sapere Israele – “in fase di risoluzione”.
Tensioni al confine col Libano
Intanto l’aviazione israeliana ha identificato e colpito “tre cellule terroristiche armate” vicino alla zona di confine con il Libano. L’aviazione ha colpito “diversi obiettivi terroristici degli Hezbollah, incluse infrastrutture militari e strutture predisposte per dirigere attività terroristiche”. Due giornalisti di una testata libanese sono rimasti uccisi. Si tratta di una cronista e di un cineoperatore. Gli Hezbollah libanesi “condannano” l’uccisione di giornalisti nel sud del Libano, che, affermano, “non resterà senza risposta”.
Attacchi a Gaza
Intanto non si fermano gli attacchi dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza dove, nelle ultime 14 ore, sono stati colpiti 250 obiettivi di Hamas. Le truppe a terra hanno continuato a trovare depositi di armi nelle case di Gaza e hanno anche scovato un missile anti-carro nascosto sotto la culla di un neonato.
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