Leone Spallino – Vatican News
Ieri mattina è arrivato l’annuncio del ministero degli esteri del Qatar, che ha lavorato con Egitto e Stati Uniti, per il cessate il fuoco a Gaza. L’orario della tregua sarà deciso nelle prossime ore e porterà ad uno stop dei combattimenti per quattro giorni. La pausa sarà fondamentale per alleviare la drammatica situazione umanitaria che stanno subendo i cittadini della Striscia, adesso che gli aiuti umanitari saranno in grado di entrare finalmente a Gaza. Hamas inoltre libererà 50 ostaggi israeliani, mentre Israele ridarà la libertà a 150 prigionieri palestinesi. La tregua potrà essere prolungata di 24 ore ogni volta che Hamas libererà 10 ostaggi.
La situazione sul campo
Il governo di Israele ha fatto sapere che si considera ancora in guerra e che i piani militari sono sospesi ma non cancellati. Nel frattempo, i combattimenti sono continuati intorno al campo profughi di Al Jabaliya, così come i bombardamenti israeliani contro le milizie di Hezbollah non sono cessati nel sud del Libano. Dall’inizio dell’operazione militare nella Striscia di Gaza, sono morti 69 militari israeliani, mentre il ministero della sanità di Hamas ha dichiarato di non essere più in grado di contare i morti, con l’ultimo aggiornamento che risale all’11 novembre, quando i civili palestinesi uccisi erano circa 11 mila. Si teme che il numero sia aumentato vertiginosamente nelle ultime due settimane.
Le reazioni internazionali
Il Qatar, in una nota del ministero degli Esteri, ha ringraziato Egitto e Stati Uniti per aver lavorato con loro per mediare la tregua tra Hamas e il governo israeliano. Anche il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha accolto favorevolmente l’accordo. Abbas spera che la tregua possa portare la pace in Medio Oriente e che possa essere la base dell’inizio della risoluzione del conflitto israelo-palestinese. Il presidente americano Joe Biden si è detto estremamente soddisfatto per l’accordo ed è “ottimista” sul ritorno di tutti gli ostaggi a casa. Simile il commento dei vertici dell’Unione Europea, con la presidente della Commissione, Urusula Von der Leyen, che ha sottolineato come si debba “approfittare” di questa pausa per portare aiuti umanitari.