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Grottammare, il conflitto in Medioriente apre “I conti con la storia”

 

 “Il conflitto arabo-israeliano: una storia senza pace”: con un tema di drammatica e cocente attualità, l’assessorato alla Crescita culturale anticipa a domenica 26 il primo appuntamento della terza stagione de “I conti con la storia”, la rassegna che indaga il passato per interpretare i fatti della contemporaneità.

L’appuntamento si terrà alle ore 17.30, nella sala multimediale de L’Ospitale (via Palmaroli, centro storico). Ingresso gratuito.

Interverranno all’incontro i giornalisti Pietro Frenquellucci e Eric Salerno: “Due eminenti autori che hanno dedicato diverse ricerche alla comprensione e analisi di questo conflitto – annuncia Costantino Di Sante, direttore scientifico della rassegna e storico dell’Università degli Studi del Molise – : Pietro Frenquellucci è autore del libro ‘Israeliani contro. La battaglia per i diritti umani dei palestinesi’, che offre una prospettiva unica e approfondita sulle dinamiche interne israeliane e sulla lotta per i diritti umani nella regione.  Eric Salerno per diversi anni è stato corrispondente da Israele. Il suo ultimo lavoro su Gerusalemme ci offre la possibilità di conoscere la città al centro delle tensioni storiche e religiose che caratterizzano il conflitto”.

La rassegna culturale “I Conti con la Storia” è un appuntamento ormai consolidato che offre spunti di riflessione e approfondimento su tematiche storiche di rilevanza globale. La terza edizione, in via di definizione con altri 4 appuntamenti che seguiranno nei prossimi mesi, è a riprova dell’impegno continuo della Città di Grottammare nel promuovere la cultura e la consapevolezza storica. La programmazione si avvale della collaborazione con l’AMAT.

“Questa anticipazione della terza edizione – dichiara l’assessore Lorenzo Rossi – dimostra la volontà di tale rassegna di essere un lavoro storiografico accessibile al pubblico e necessario a livello formativo, poiché agganciato a tematiche di stretta e tragica attualità. Le precedenti edizioni hanno confermato che c’è interesse per un modo stimolante di occuparsi di storia, interrogandola nei suoi aspetti più aperti e conflittuali”.

L’iniziativa ha il supporto organizzativo dell’associazione Blow Up.