SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 25 Novembre, si è celebrata la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1999 per ricordare l’attivismo delle sorelle Mirabal, torturate e uccise a Santo Domingo nel 1960 a causa della denuncia degli orrori della dittatura del generale Trujillo.
Soprattutto in seguito ai drammatici avvenimenti legati all’uccisione di Giulia Cecchettin il nostro Istituto, nei giorni scorsi, ha messo in campo diverse iniziative volte a sensibilizzare i suoi studenti. Questa mattina, inoltre, gli studenti della classi terze dell’Istituto Tecnico del settore Economico e del Liceo Linguistico hanno celebrato la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: il Dirigente Scolastico prof. Enrico Piasini e i rappresentanti delle classi coinvolte hanno accolto, indossando una coccarda di colore rosso, simbolo del contrasto alla violenza di genere, l’avv. Francesca Biancifiori, presidente dell’Associazione Giustizia Donna, la dott.ssa Catiuscia Settembri, presidente dell’ASPIC Psicologia Marche, la dott.ssa Mirna De Laurentis, psicologa dell’ASPIC, la dott.ssa Silvia Michelangeli, Ispettore della Polizia di Stato, e Marco Leonetti, Assistente Capo della Polizia di Stato, all’ingresso dell’Istituto, dove i ragazzi hanno allestito, lo scorso anno, una panchina rossa. Su di essa campeggiano il 1522, il numero gratuito di pubblica utilità anti violenza e stalking istituito nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità, il #signalforhelp, il gesto diffusosi globalmente dopo la crescita esponenziale di casi di violenza domestica, e un manifesto, ideato dalla studentessa Anna Marcozzi, che raffigura la sagoma di una donna avvolta da un filo rosso: tale nastro rappresenta la reclusione e la violenza che imprigionano la donna, ma, allo stesso tempo, la libertà e il coraggio, necessari per liberarsi.
L’iniziativa proposta dall’Associazione Giustizia Donna “Se è amore non alza le mani ma ti prende per mano”, fortemente voluta dal Dirigente Scolastico e dalle Funzioni Strumentali Area 2 e 3, prof.sse Maria Donata Cecere e Romina Morresi, ha permesso agli studenti di riflettere sulle caratteristiche di un sano rapporto di coppia, sul tema della violenza di genere nelle sue diverse forme e sull’importanza di riconoscerla per chiedere aiuto, ottenere rispetto dei diritti e protezione legale. A tal proposito sono state illustrate le misure di tipo penali e civili presenti nella normativa di riferimento per la tutela delle donne vittime di violenza fisica e psicologica, per le quali l’Associazione ha predisposto uno Sportello, un servizio che offre accoglienza, supporto, consulenza e sostegno sociale, psicologico e legale.
“Negli ultimi anni i numeri degli atti di violenza contro le donne sono cresciuti in modo esponenziale”, dichiara il Dirigente Scolastico. “Ciò è testimoniato dalle statistiche: solo in Italia nel 2023 le vittime di reati di genere sono state 103, 82 di loro sono state uccise in ambito familiare: proprio il luogo, simbolo per eccellenza di sicurezza e protezione, è diventato, al contrario, sinonimo di orrore e morte. La scuola ha il dovere, anche tramite iniziative e progetti di questo tipo, di educare, sensibilizzare, far comprendere ai suoi alunni che la violenza sulle donne costituisce una chiara violazione dei diritti umani, forse la più vergognosa”.