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Vescovi europei: mons. Grusas (Ccee), appello per Ucraina, Armenia e Terra Santa

(Foto: Sir)

(da Malta) “Oggi più che mai, il mondo ha bisogno di pace. Con Papa Francesco, diciamo con forza il nostro no alla guerra, essa è una sconfitta per l’umanità. Ribadiamo la nostra vicinanza a quanti soffrono a causa di tanti conflitti, in modo particolare l’Ucraina, il popolo armeno e gli abitanti della Terra Santa. Continuiamo a pregare per le vittime e per i loro familiari. Continuiamo a pregare per il miracolo della pace”. Con queste parole pronunciate da mons. Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius e presidente del Ccee, si è aperta questo pomeriggio a La Valletta (Malta) l’Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) che si terrà dal 27 al 30 novembre e ha per titolo “Nuovi passi per una Chiesa sinodale in Europa”.  Nel suo intervento di apertura, mons. Grušas ha condannato, “fermamente”, “gli attacchi terroristici di Hamas” che hanno provocato “una escalation militare di Israele nella Striscia di Gaza, anch’essa da condannare perché la violenza non può essere un modo per difendere una causa. Rinnoviamo l’appello per un cessate il fuoco definitivo”, ha detto l’arcivescovo lituano a nome dei presidenti delle Conferenza episcopali europee, “perché si prosegua con la liberazione degli ostaggi e si tengano aperti i corridoi umanitari a Gaza”. Il pensiero va poi alla guerra in Ucraina, giunta ormai al suo secondo anno. “Il flusso di rifugiati nei Paesi europei ha richiesto un surplus di sforzo alle nostre Chiese particolari, che si sono impegnate a dare non solo assistenza umanitaria, ma anche pastorale, a quanti sono stati accolti”. Anche per la martoriata terra ucraina, il presidente dei vescovi europei lancia un appello: “Auspichiamo che si raggiunga presto l’intesa di una pace giusta, nel rispetto del diritto internazionale, che è una delle grandi vittime di questa situazione”.

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