Prima tappa della giornata in piazza Sacconi, con la deposizione della corona d’alloro ai piedi della Torre dei Gualtieri, a simboleggiare tutta la città, e il suo Paese alto in particolare, devastata dalle bombe sganciate, probabilmente per errore, dagli aerei alleati.
Alla cerimonia hanno preso parte autorità militari e civili, associazioni combattentistiche, una rappresentanza della scuola “Sacconi”: dopo la lettura dei nomi delle 25 vittime del bombardamento, il sindaco Antonio Spazzafumo ha ricordato quegli eventi mentre il vescovo Carlo Bresciani ha impartito una benedizione alla corona, poi deposta in memoria anche di tutti i caduti sambenedettesi periti, in varie circostanze, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le autorità si sono poi portate in piazza Nardone con la deposizione, da parte della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, di una corona sulla lapide commemorativa che serba il ricordo del Maresciallo Luciano Nardone e del Carabiniere Isaia Ceci, falciati il 28 novembre 1943 dalle armi dei soldati nazisti. Nardone e Ceci erano intervenuti proprio in quella piazza, allora piazza Roma, per impedire che i tedeschi potessero razziare un deposito di cibo, quando uno dei soldati aprì il fuoco prima sul Maresciallo e poi sul Carabiniere.
Infine, al Cinema Teatro “Concordia”, il Circolo dei Sambenedettesi ha promosso una conferenza, alla presenza di alcune classi provenienti dagli istituti scolastici cittadini, presieduta dal presidente Gino Troli, al quale hanno preso parte lo stesso sindaco Antonio Spazzafumo, il Capitano Francesco Tessitore, comandante della Compagnia di San Benedetto dei Carabinieri, e Giuseppe Merlini, responsabile dell’Archivio Storico comunale.
Nel corso dell’incontro, gli studenti hanno potuto vedere un estratto di un servizio video d’epoca sui bombardamenti avvenuti in città e approfondire, attraverso la narrazione del Capitano Tessitore e di Giuseppe Merlini, le vicende di quelle due giornate.