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Colonnella saluta Luciano Rossi

COLONNELLA – Si sono svolti ieri, 28 Novembre, alle ore 10:30, presso la chiesa San Cipriano in Colonnella, i funerali di Luciano Rossi, uomo mite e laborioso che tanto ha contribuito alla crescita della cittadina vibratiana, impegnato anche politicamente, spesso dietro le quinte, nell’umiltà e nel nascondimento, cofondatore dell’Associazione “Truentum – Festa dei Manocchi Colonnella” che da anni contribuisce a rendere la celebre Festa di Luglio dedicata alla Madonna del Suffragio ancora più suggestiva e rievocativa della storia del secolo scorso.

La Santa Messa è stata celebrata dal parroco don Dino Straccia, assistito dal diacono Domenico Maria Feliciani. Presenti alla celebrazione numerose autorità civili e militari: Augusto Di Stanislao, già deputato della Camera; Franco Carletta, sindaco del Comune di Controguerra; Leandro Pollastrelli, già sindaco del Comune di Colonnella; il maresciallo Marino Ciarrocchi, già comandante della locale Stazione dei Carabinieri.

Queste le parole del parroco don Dino Straccia: “Luciano è stato un uomo della vecchia generazione, uno di quelli che ha costruito Colonnella. Non mi riferisco solo agli edifici, visto che questo era il suo mestiere, ma è stato uno dei pilastri sui quale si è fondata questa comunità. La vostra presenza numerosa la dice lunga su quanto Luciano abbia significato per tutti i Colonnellesi ed è un segno di gratitudine per tutto quello che lui ha operato con noi e per noi. È dunque importante che il suo ricordo, come quello di altri pilastri della generazione passata, resti sempre vivo: non c’è infatti futuro se non c’è memoria del passato”.

Unico maschio di quattro figli, Luciano Rossi è sempre stato un grande lavoratore e, come costruttore, ha anche dato lavoro a numerosi padri di famiglia. Generoso ed accogliente, sempre pronto ad impegnarsi in progetti a favore del bene comune, per alcuni anni è stato anche amministratore, attento alle istanze di tutti i cittadini, sempre disponibile e con le mani in pasta. Ha fondato, insieme alla compianta Maria Antonietta D’Ambrosio, l’Associazione “Truentum – Festa dei Manocchi Colonnella”: se la D’Ambrosio era la mente di ogni idea progettuale, Rossi ne era la mano che la realizzava, sempre sostenuto ed accompagnato dalla moglie, Maria Di Lorenzo, con la quale si dilettava a diffondere il canto popolare abruzzese, la buona musica e i costumi tradizionali con il “Coro Folk Truentum” di cui faceva parte.

Oltre alla moglie Maria, Rossi lascia due figli, Daniele e Cristina, la nuora Natascia, il genero Leonardo, i nipoti Matteo, Giorgia e Daniel, le sorelle Marisa, Silvana e Mafalda, i cognati Bruno e Silvana.

Rossi, che aveva 81 anni ed era affetto da una rara malattia da circa sei, lascia un grande vuoto nella comunità, ma lascia anche una grande eredità: il suo esempio come operatore di pace in tempi non facili e come uomo impegnato per il bene della comunità. Ai suoi familiari, parenti ed amici giungano le condoglianze da parte di tutta la redazione de “L’Ancora”.