“Condurre l’uomo verso Dio e parlare di Dio nel mondo di oggi”.
Così il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha sintetizzato le due priorità del pontificato di Benedetto XVI, durante la cerimonia di consegna dei Premi Ratzinger 2023, nella Sala Regia del Palazzo apostolico. “Il primo ed essenziale bene di cui abbisogna l’uomo è la vicinanza di Dio”, le parole di Joseph Ratzinger nell’omelia della Messa per l’ordinazione episcopale di cinque nuovi vescovi, “tra cui il sottoscritto”, ha ricordato il cardinale, sottolineando l’impegno di Benedetto XXVI nel “richiamare la necessità di un contributo armonico tra fede e ragione nel trovare la strada della verità e del senso della dignità umana e nel distinguere il bene dal male”. Per Parolin, “i suoi grandi discorsi pubblici rivolti alla società politica rimangono fra i momenti più alti della proposta di un dialogo costruttivo tra papato e mondo contemporaneo, non solo per l’autorità morale e religiosa ma per l’ampiezza delle basi culturali dell’argomentazione”. Al centro “l’idea di una ragione aperta, capace di spaziare dalle scienze matematiche e naturali a quelle umanistiche e sociali, alla filosofia e alla teologia, senza chiudersi nel positivismo e senza perdersi nel relativismo”.