MONTALTO DELLE MARCHE – Fino al 31 marzo 2024, nella splendida cornice di Palazzo Paradisi a Montalto delle Marche sarà visitabile la mostra La nascita di una metropoli: Roma al tempo di Sisto V. Il progetto – nato da un’idea di Stefano Papetti, Direttore dei musei civici di Ascoli Piceno, con Tommaso Strinati, Direttore della rete museale dei Comuni di Montalto delle Marche, Monte Rinaldo e Monte San Martino – intende ripercorrere la complessa operazione di renovatio urbis sviluppata dal papa marchigiano Sisto V in soli cinque anni di pontificato, operazione che elesse la Città Eterna a modello di riferimento per il rinnovamento urbanistico attuato nei secoli successivi in varie capitali europee.
Il 15 dicembre, presso Palazzo Paradisi di Montalto delle Marche, è stata inaugurata la mostra alla presenza dei curatori e delle autorità locali. L’esposizione è visitabile gratuitamente fino al 31 marzo 2024 rispettando i seguenti orari e giorni di apertura: venerdì (dalle ore 19 alle 22), sabato e domenica (dalle ore 15 alle 19), mentre nel periodo delle festività natalizie la mostra sarà aperta anche durante la settimana (dalle ore 15 alle 19) e chiusa soltanto il 25 dicembre e il 1 gennaio. Nel corso dei mesi di apertura della mostra saranno inoltre previsti una Lectio Magistralis del prof. Vittorio Sgarbi, ed alcuni eventi collaterali e incontri di approfondimento sull’età sistina curati da Tommaso Strinati.
Dal 1585 al 1590 – anni del Pontificato di Papa Sisto V – fu avviata un’intensa attività di costruzione che cambiò indelebilmente il volto di Roma. Il progetto, reso possibile grazie alla competenza dell’architetto Domenico Fontana e di una folta schiera di pittori, scultori, stuccatori, richiamati a Roma da tutte le città d’Italia, interessò la costruzione di alcuni capisaldi della centralità direttiva – Villa Montalto, il Palazzo Lateranense, il Palazzo del Quirinale, il Palazzo Nuovo Vaticano, la Biblioteca Vaticana – e dell’idea religiosa del pontefice – Cappella Sistina, Cupola di San Pietro, San Girolamo degli Schiavoni –, oltre che vie di passaggio, come la via Felice e la strada di San Giovanni, e spazi urbani articolati intorno agli obelischi, alle colonne, alle fontane. Infine, le decorazioni pittoriche delle decine di migliaia di metri quadrati delle nuove pareti e delle nuove volte in cui trascrivere le pagine mirabolanti della “Bibbia sistina”.
La mostra vuole dunque ripercorrerne questa storia, attraverso quattro differenti sezioni tematiche.
La prima, dedicata più in generale alla celebrazione delle imprese sistine, prende le mosse dal raro testo a stampa del 1591 in cui Baldo Catani descrisse la pompa funebre e gli apparati effimeri predisposti in occasione della traslazione della salma di Sisto V, offrendo una sintesi delle operazioni urbanistiche realizzate a Roma durante gli anni del pontificato sistino rappresentate nel catafalco funebre fatto predisporre in quella occasione dal cardinale Alessandro di Montalto.
La seconda sezione si sofferma invece sulla residenza romana del Pontefice, Villa Montalto. Distrutta sul finire del XIX secolo per fare spazio alla costruzione della Stazione Termini, la Villa che Sisto V, prima ancora di salire al soglio di Pietro, aveva fatto realizzare per sé e per la propria famiglia rappresentava una summa delle ambizioni del pontefice. Attraverso descrizioni e fotografie d’epoca riprese prima della demolizione saranno mostrati gli edifici, le fontane, i giardini che circondavano la residenza formando un complesso edilizio di straordinaria grandezza. Inoltre, in ricordo dei fastosi cicli pittorici delle sale interne che celebravano la figura del pontefice e le sue imprese, sono presentati in mostra per la prima volta due affreschi che facevano parte della decorazione del salone centrale della villa Montalto, strappati in occasione della demolizione dell’edificio e recentemente recuperati presso una collezione privata romana.
La terza sezione analizza le Basiliche di San Pietro, di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore, che furono oggetto di una significativa operazione di restiling. A testimonianza, viene esposto per la prima volta il modello realizzato dal pittore Ferraù Fenzoni per una delle scene affrescate sulle pareti della Scala Santa, impresa pittorica di grande impegno diretta da Cesare Nebbia e Giovanni Guerra. I due busti reliquiario dei santi Pietro e Paolo fatti esporre da Sisto V nel Sancta Santorum, dispersi in età napoleonica, sono invece documentati attraverso due inediti dipinti conservati presso la Pinacoteca Civica di Treia che testimoniano la predilezione espressa da Sisto V per la opulenza degli arredi liturgici valorizzati da smalti e pietre preziose, confermata anche dalla scelta di donare alla città di Montalto il reliquiario già appartenuto al cardinale Barbo, esposto anch’esso a Palazzo Paradisi insieme ad un raffinato paramento donato dal pontefice alla sua città. Dalla Biblioteca Comunale R. Spezioli di Fermo giungono invece una serie di preziose incisioni che illustrano il sacello di Sisto V in Santa Maria Maggiore realizzate nel 1621 e tratte dal testo di Paolo De Angelis “Basilicae S.Mariae Maioris” dato alle stampe a Roma presso Bartolomeo Zanetti.
Infine, l’ultima sezione approfondisce i rinnovamenti urbanistici attuati da Sisto V, tra cui la costruzione di ampie vie rettilinee, di obelischi destinati a segnalare i luoghi più significativi dell’Urbe e il restauro delle colonne centenarie di Traiano e di Marco Aurelio per riconvertirle a simboli della vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo. In esposizione, una grande pianta di Roma mette in evidenza i molteplici luoghi nei quali l’intervento sistino ha inciso in modo determinante nella definizione di una nuova città destinata a divenire il simbolo stesso della cristianità. Inoltre, una serie di stampe sei e settecentesche illustrano i luoghi della città eterna più fortemente caratterizzati dalla volontà di Sisto V di affermare il nuovo ruolo dell’Urbe.
Del percorso espositivo della mostra inoltre costituiranno parte integrante le sezioni dedicate al reliquiario di Montalto ed alle medaglie sistine già allestite all’interno di Palazzo Paradisi.
Si aggiunge a supporto un filmato realizzato attraverso l’uso di droni e di altri accorgimenti tecnici che aiuta nella difficile restituzione della complessità dei molti interventi urbanistici ed edilizi.
La mostra La nascita di una metropoli: Roma al tempo di Sisto V rientra nel programma della ricca rassegna culturale “Il Borgo Felice”, realizzata dal Circolo Cultural-mente Insieme per il Comune di Montalto delle Marche, nell’ambito di “Metroborgo MontaltoLab. Presidato di Civiltà future”, progetto finalizzato alla rigenerazione urbana, sociale, economica e culturale del territorio montaltese, che vede Montalto delle Marche come borgo pilota selezionato per la Regione Marche (“Attrattività dei Borghi” del Ministero della Cultura – linea A del PNRR).