Accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio per un cambio di passo sulle norme europee in materia di migrazione e asilo, il tutto contenuto in cinque distinti regolamenti, che definiscono come condividere la gestione dei flussi tra gli Stati membri e cosa fare in caso di improvvisa crisi migratoria. Definite le norme anche sul trattamento delle persone che arrivano alle frontiere esterne dell’Ue, il trattamento delle richieste di asilo e l’identificazione di coloro che arrivano. Per la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, si tratta di “un giorno davvero storico”, ha detto in conferenza stampa questa mattina, “poiché abbiamo realizzato il Patto su migrazione e asilo, forse il pacchetto legislativo più importante di questo mandato”. Per Metsola si tratta di un “quadro legislativo solido e uguale in tutti gli Stati membri” e che impegna a “un approccio umano ed equo con coloro che cercano protezione, fermo con coloro che non ne hanno diritto e forte con coloro che sfruttano i più vulnerabili”. Tra le nuove norme, “la solidarietà obbligatoria” con i Paesi Ue sotto pressione migratoria, per cui gli altri Stati membri dovranno scegliere se accogliere i richiedenti asilo attraverso i ricollocamenti o se versare contributi finanziari. Ridefiniti anche i criteri del regolamento di Dublino in materia di competenze sulle domande di protezione internazionale. Introdotta una procedura comune per concedere e revocare la protezione internazionale, che dovrebbe durare non oltre sei mesi. Regole più stringenti anche per l’identificazione di chi arriva nel territorio dell’Ue.
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