DIOCESI – Ai nostri lettori gli AUGURI di BUON NATALE e BUON ANNO; e che siano veramente BUONE queste feste, in cui dovremmo tanto recuperare la vastità e la profondità teologale del GRANDE EVENTO. Un tempo, certamente meno dispersivo di oggi e con meno sfarzo di luci, eravamo aiutati anche da certe tradizioni per comprendere e vivere momenti di intensa vita sociale e religiosa.
L’ Incarnazione di Gesù è il realizzarsi di tante scelte volute da Dio con le quali ha dimostrato la propria cura per l’uomo nella sua interezza:
– ha voluto nascere in una famiglia che si era costituita dal matrimonio di Giuseppe e Maria e questa realtà naturale l’ha unita all’immutabilità divina;
– ha scelto un popolo, addirittura una tribù e una casa con una genealogia ben precisa nella stirpe di Davide.
In conclusione Gesù ha voluto una carta di identità ben precisa come tutti gli uomini e donne.
Nei Vangeli Sinottici abbiamo sulla Nascita di Cristo un crescendo: Matteo ci dà una ricerca da grande storico con una precisa Genealogia; Marco testimoniando la figura di Giovanni il Battista ci dà una notizia di attualità parlando di Lui con l’aggiunta di notizie prese dal Vecchio Testamento; Luca, si vede subito che è più istruito e da buon studioso, vuole pure Lui darci notizie quasi a dimostrare che è tutto vero quello che hanno scritto in precedenza i colleghi: Giovanni è vero, anzi ci parla dei suoi genitori, e mette giù tante notizie particolari sulle quali gli altri avevano sorvolato. Quando si trova a scrivere sull’inizio della missione di Gesù, ci dice che già c’era anche Ponzio Pilato insieme ad Erode, poi ricorda la genealogia di Matteo e allora la ripropone al rovescio. E Giovanni ? Il Discepolo prediletto non poteva non cominciare con un’esplosione di versi. La poesia è capace di tutti i sentimenti e le notizie te le fa rivivere con un misto di toni degni di una sinfonia, con un acuto posto al centro: “Il Verbo si fece carne / e venne ad abitare in mezzo a noi…”.
Nel Mistero del Santo Natale vengono riproposti tutti quei valori che una società materialista ed egoista, come quella in cui viviamo, ha posto in un cantuccio.
In questo 2023 dove la polvere delle bombe e la distruzione delle case hanno gareggiato nel rendere invivibile la vita in tanti Stati, aggiungendo danni su danni alle imprevedibili varianti climatiche, farà fatica ad orientarsi il Bambinello che nasce a portare la pace e trovare uomini di “buona volontà” cui è promessa.
Nonostante tutto, noi abbiamo la Speranza che la Pace arrivi e sulla Misericordia di Dio poniamo i migliori AUGURI d’un sereno Santo Natale e d’un felice Anno Nuovo.