DIOCESI – “Cari fratelli e sorelle, il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. A partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita, ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. E a sentire che in questo sta la felicità. Alla scuola di San Francesco, apriamo il cuore a questa grazia semplice, lasciamo che dallo stupore nasca una preghiera umile: il nostro “grazie” a Dio che ha voluto condividere con noi tutto per non lasciarci mai soli”. Si chiude così la lettera apostolica “Admirabile signum” di Papa Francesco sul significato e il valore del presepe consegnata dal pontefice il 1º dicembre 2019 presso il Santuario di Greccio, luogo in cui 800 anni fa San Francesco d’Assisi creò per la prima volta il presepe. Per celebrare al meglio questo importante anniversario e contribuire al lungo ed entusiasmante processo di trasmissione della fede, abbiamo pensato di pubblicare le foto dei presepi realizzati in tutte le nostre parrocchie, che – come dice Papa Francesco – sono un forte segno di fede ed un valido strumento di evangelizzazione.
Iniziamo dunque il nostro viaggio alla scoperta dei presepi della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto partendo da quelli realizzati nella Vicaria di San Giacomo della Marca il cui Vicario Foraneo, don Anselmo Fulgenzi, dichiara: “In occasione del Natale 2023, come lo scorso anno, sul porticato della Chiesa del Sacro Cuore di Martinsicuro, campeggia una riproduzione della Natività del Caravaggio.
Si tratta di una Natività molto particolare, poiché l’originale non esiste più al pubblico da tempo. Nella notte tra il 18 e il 19 ottobre 1969, infatti, un manipolo di ladri si introdusse all’interno dell’oratorio di San Lorenzo a Palermo, dove da 369 anni era custodita la Natività del pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio. Dell’opera, che si stagliava nella cornice severa dell’altare, in un tripudio di chiaroscuri, non resta altro che un nudo telaio dalla quale è stata strappata via, recisa con un taglierino. La tela fu commissionata nel 1600 dal cardinal Francesco Maria del Monte e realizzata a Roma, da Caravaggio, in quel di Palazzo Madama, antica residenza del cardinale e oggi sede del Senato. Qualche anno dopo, un mercante senese acquistò l’opera e la portò a Palermo dove rimase custodita per i successivi 370 anni. Fino al 1969, quando la tela venne arrotolata, messa su un camioncino della frutta e inghiottita dal buio della tiepida notte palermitana sparendo nel nulla. Investigatori ed indagini si sono susseguiti negli anni, qualunque pista è stata battuta, dalle connivenze Stato-Mafia all’avvicendarsi delle varie cosche mafiose, fino alle testimonianze dei vari pentiti. Molti processi infatti hanno registrato la voce di imputati che giuravano di aver visto la famosa tela campeggiare sullo sfondo delle pareti di nascondigli segretissimi in cui venivano svolte le riunioni dei mafiosi; altri hanno giurato che la tela sia andata oramai perduta, rosicchiata dai topi o distrutta dal terremoto dell’Irpinia; altri ancora hanno asserito che la Natività è stata usata addirittura dal capoclan Totò Riina come scendiletto. Infinite versioni, molte fantasiose, ma nessuna risoluzione dopo oltre cinquant’anni anni. L’opera non è mai stata ritrovata.
Al di là del mistero che la avvolge, quest’opera risulta una grande fonte di attrazione e resterà esposta per tutto il periodo natalizio, dono di Bellezza a tutta la comunità martinsicurese. Pur essendo solo una bellissima riproduzione, infatti, la tela esposta davanti alla nostra chiesa rappresenta comunque la Luce del Natale che trionfa su tutte le ombre prodotte dalle debolezze umane. Ed è questo il senso profondo del Natale, quello rappresentato nei presepi di ogni tempo, da San Francesco fino ai nostri giorni, da quelli realizzati come da tradizione in casa a quelli artistici lungo le strade, da quelli che poggiano sul palmo di una mano a quelli monumentali che campeggiano nelle piazze, da quelli costruiti con materiali di risulta a quelli realizzati con materiali pregiati. Così è per i presepi creati nelle parrocchie della nostra Vicaria: che siano stati preparati dai bambini o dagli adulti, che risultino un po’ arrangiati o al contrario montati ad opera d’arte, che siano tradizionali o innovativi, tutti i presepi raccontano la nascita di un Dio che si è fatto carne per condividere le povertà umane, di un Dio che porta Luce e Speranza al mondo“.
Ecco dunque le foto dei presepi di tutte le parrocchie della Vicaria San Giacomo della Marca.