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San Pio X, inaugurato l’organo a canne donato alla comunità dal parroco don Ulderico Ceroni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Quando ero ragazzino e frequentavo il primo Liceo in Seminario, aiutavo don Filippo Collini in questa parrocchia. Quelle croci fissate sulle colonne le ho messe io, ad esempio. Don Filippo vedeva sempre la cantoria e diceva: ‘Quanto mi piacerebbe metterci un organo!’. Purtroppo, però, non ha mai avuto la disponibilità economica per acquistarlo; quindi per tutta la vita ho messo da parte qualche soldino per poter realizzare quel sogno di don Filippo che poi è diventato anche il mio. Quando sono venuto qui in parrocchia, mi sono ricordato di quel sogno e l’ho finalmente realizzato!” – È con queste parole e con un pizzico di commozione che don Ulderico Ceroni, parroco della parrocchia San Pio X di San Benedetto del Tronto, ha concluso il concerto che si è tenuto martedì 26 dicembre, alle ore 21:15, presso l’edificio sacro, per inaugurare il nuovo organo a canne da lui donato alla comunità. Presenti al concerto alcune autorità civili: il vicesindaco del Comune di San Benedetto del Tronto, Tonino Capriotti; l’assessore alla Cultura Lia Sebastiani; l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli; il consigliere comunale Umberto Pasquali.

L’organo Feith, installato e restaurato dalla Ditta SIDOC nella chiesa di San Pio X, è stato costruito nel 1967 e dispone di tre manuali a trasmissione elettrica, di pedaliera elettrica e di 31 registri. Nel giorno in cui la Chiesa ha ricordato Santo Stefano martire, il prezioso strumento è stato inaugurato con le note magistralmente suonate dal M.° Gianluigi Spaziani, pianista, clavicembalista, concertista solista e ovviamente organista, oltre che fondatore e direttore artistico dell’Associazione Organistica Picena e della Rassegna Internazionale di Musica per Organo “Riviera delle Palme”.

A condurre la serata è stato Alceo Spinozzi, presidente della Corale Polifonica “Giovanni Tebaldini”, il quale ha prima di tutto ringraziato il parroco don Ulderico per la sua solerzia e generosità: Ceroni, infatti, ha fatto rinnovare l’impianto di illuminazione della chiesa San Pio X e ha fatto sostituire il vecchio impianto di riscaldamento non funzionante con uno nuovo dotato di una funzione che sanifica l’aria. Queste le parole del presidente Spinozzi: “La Corale Tebaldini e i Parrocchiani di San Pio X ringraziano il parroco don Ulderico Ceroni per l’impegno profuso nel rinnovare la nostra chiesa e nel migliore la nostra comunità, con spirito di condivisione e con grande generosità. In particolare, lo ringraziano per aver dotato la chiesa di uno strumento così importante per accompagnare le celebrazioni liturgiche”.

Spinozzi ha poi presentato l’illustre ospite, menzionando le sue molteplici e variegate attività: “Autore di innumerevoli opere edite, il Maestro Spaziani è stato anche relatore, in qualità di organologo, in diversi convegni e conferenze. Collabora inoltre con riviste e giornali, si occupa della catalogazione e del censimento degli organi storici delle Marche per conto della Regione Marche dal 1988, promuove e cura il restauro degli organi storici della provincia picena. Dopo aver studiato e vissuto a lungo in Olanda e Lituania, Spaziani oggi svolge la sua attività concertistica in Italia e all’estero”.

A seguire si è svolto il concerto del M.° Spaziani, il quale si è esibito con un vasto repertorio. Ha esordito con Introduzione e Passacaglia in Re minore di Reger, per poi proseguire con alcuni brani di Bach, Tebaldini, Boccabianca, Matthey e Yon. Ha poi concluso l’esibizione con il Preludio pontificale di Clementoni e il Preludio per organo di Respighi. Ad impreziosire ancor di più la serata è stata la Corale Polifonica “Giovanni Tebaldini”, diretta dal M.° Guerrino Tamburrini, che ha intonato tre canti di Natale.

Al termine del concerto don Vincenzo Catani, già parroco della parrocchia San Pio X, ha affermato: “Mi associo a tutti gli applausi e alle congratulazioni. Lo faccio da fedele ed amante della musica, ma lo faccio anche come prete. Come in ogni famiglia ciascuno membro contribuisce alla crescita della famiglia stessa – marito, moglie, figli –, così anche per noi preti è lo stesso: è bello constatare come, nell’avvicendarsi dei sacerdoti, ognuno abbia aiutato la comunità a crescere materialmente e spiritualmente, arricchendola sempre di più, ciascuno con il proprio contributo“.