SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La febbre rossoblu si è rivelata, negli ultimi mesi, molto contagiosa. Si può dire che nel cuore dei tifosi sambenedettesi sì è accesa nuovamente una fiamma che rappresenta un amore incondizionato per una squadra, ma soprattutto, per una storia di cultura e tradizioni trasmesse di generazione in generazione.
Grazie alla nuova presidenza, la domenica pomeriggio è tornata ad essere una priorità, come testimonia l’onda migratoria tinta di rossoblu, diretta verso il Riviera. Per non parlare della corsa ai biglietti per assicurarsi un posto nell’amata Curva Nord, sold out nella maggior parte dei match. Quella della Sambenedettese calcio è a tutti gli effetti una rinascita dalle proprie ceneri.
E sarebbe opportuno non dimenticare, e se necessario, far conoscere, la portata culturale di questa squadra per la città di San Benedetto. Non si tratta solo di supportare i “ragazzi” durante i 90 minuti, è molto di più. È una storia iniziata il 4 aprile 1923 e che, se dura ancora, è perché c’è sempre qualcuno che si è preoccupato di tenere vivi dei valori nel corso del tempo. È la storia di un popolo fatto di gente umile, lavoratrice, gente che aveva il mare come prima e, spesso, unica risorsa.
Il fallimento della società sotto la presidenza di Renzi, ha fatto passare in secondo piano una data fondamentale per la storia rossoblu. Il 4 aprile 2023, infatti, la Sambenedettese calcio ha compiuto ben 100 anni. In questo giorno, durante i festeggiamenti organizzati dai “Samb Legend”, ovvero gli ex rossoblu Paolo Beni, Maurizio Simonato e Bruno Ranieri, un gruppo di giovani tifosi ha partecipato in rappresentanza della radio itinerante “Radio Notting Hill”, cogliendo la preziosa occasione di fare foto e interviste ai grandissimi che hanno fatto la storia della squadra. Nasce, così, l’idea di un video-documentario che ripercorre la storia della squadra dagli inizi ad oggi e che riporta le esperienze di chi ha vissuto sulla propria pelle le gioie e i dolori legati ai colori rossoblu, non solo grandi nomi di calciatori, ma anche tifosi attaccati a questa maglia fin da bambini, che hanno ereditato la passione dai loro padri, i quali, a loro volta l’hanno trasmesso ai figli. Il risultato è un meraviglioso documentario perfettamente in linea con lo spirito di Radio Notting Hill: emerge la volontà di non seppellire le vere origini e di evitare che restino solo un ricordo lontano, ma che siano vive e ardenti nei cuori dei sambenedettesi. Il video è frutto unicamente della passione dei ragazzi della radio per una squadra, ma soprattutto per il popolo che la sostiene. Il documentario è stato visionato e piacevolmente apprezzato, ancora prima della pubblicazione, dagli stessi Maurizio Simonato, Bruno Ranieri e Ivo Di Francesco.
Finalmente, dopo alcuni mesi di rifinitura, il video è stato caricato sul canale youtube di Radio Notting Hill come regalo di Natale per gli ascoltatori della radio, e in pochi giorni è diventato virale raggiungendo oltre 3000 views.
Si può dire che è stato raggiunto un importante obiettivo, ovvero quello di risvegliare nei cuori di tutti i tifosi quell’antico sentimento che non si è mai estinto, per onorare la storia della gloriosa Samb, che non merita di essere accantonata, nonostante i momenti di evidente difficoltà che ha attraversato. Dei frutti tangibili, dopo la pubblicazione del video, sono già ampiamente visibili. Le pagine social ufficiali della società, infatti, hanno condiviso l’iniziativa pensata per questa domenica, durante il match Samb- Sora, di onorare la squadra con delle sciarpe realizzate in memoria del centenario, nonostante siano passati ormai dei mesi dai festeggiamenti! L’augurio è che si possa sempre rimanere uniti in nome di due colori e che, soprattutto, non ci si dimentichi mai dell’umiltà, della semplicità, della fatica che hanno portato un popolo di instancabili pescatori “fantastici, violenti, e pronti alla rissa” a rendere la Samb l’onore e l’orgoglio della città di San Benedetto del Tronto. Come prossimo passo, i ragazzi di Radio Notting Hill realizzeranno un progetto per diffondere in tutte le scuole della città le tradizioni che sono alla base della cultura sambenedettese, in ogni ambito, dagli antichi mestieri alla cucina tipica, con una menzione speciale alla tradizione calcistica. Forza Samb!
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