L’Honduras ha registrato 48 massacri (omicidi multipli o con più di tre vittime ciascuno), che hanno provocato 220 morti nel contesto dello stato di emergenza in vigore da poco più di un anno, dal dicembre 2022. Lo ha riferito ieri la Commissione nazionale per i diritti umani (Conadeh l’acronimo in spagnolo).
“L’Honduras è stato teatro di quasi cinquanta massacri che hanno provocato almeno 220 morti e decine di feriti, in molti di questi casi ancora nell’impunità, il che aggrava ulteriormente le violazioni dei diritti”, ha dichiarato la Conadeh in un comunicato. Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dello scorso anno, l’organismo per i diritti umani ha registrato almeno 43 omicidi multipli che hanno causato la morte di almeno 200 persone, tra cui 75 donne e quasi una dozzina di bambini. E ha sottolineato che lo scorso giugno è stato il mese con il maggior numero di massacri, con 11, tra cui la morte di 46 donne in una prigione durante una rissa. La direttrice di Conadeh, Blanca Izaguirre, ha dichiarato che lo Stato “è responsabile”, in particolare, della mancanza di un’indagine efficace per identificare i responsabili della morte di 46 donne nel Centro femenino de adaptación social (Cefas), un carcere femminile nella periferia di Tegucigalpa.
0 commenti