SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla presenza delle autorità comunali, e soprattutto dei bimbi e dei loro genitori e nonni, è stata inaugurata, nel plesso di via Ferri, la nuova sede del nido d’infanzia “La Mongolfiera che lascia dunque il vecchio edificio di via Manzoni.
“Per noi oggi è una bella giornata – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo nel suo saluto – non solo perché apriamo una nuova struttura comunale ma perché essa viene dedicata al nostro futuro, ai più piccoli che qui hanno tutte le condizioni ideali per iniziare a vivere in comunità, in relazione con altre persone che non siano i loro genitori o i loro familiari. E’ bene ricordare che quello che va fino ai 3 anni è il periodo più importante per costruire alcune delle caratteristiche essenziali della persona adulta. Questa struttura, che è stata pensata e realizzata in collaborazione tra progettisti, tecnici e coordinamento pedagogico del Comune, è un nido di eccellenza, che offre tutto quello che serve per far crescere i piccoli frequentanti in un ambiente luminoso, moderno, dotato di tutti i servizi necessari”.
Il nido “La Mongolfiera” è situato al piano terra dello stabile, totalmente ristrutturato, che ospita ai piani superiori la scuola secondaria di primo grado “Manzoni” inaugurata a settembre e ha di fronte la scuola dell’infanzia e la primaria “Miscia”: per questo la dirigente dell’ISC Nord Giuseppina Carosi ha sottolineato come in quel polo scolastico i bambini siano accolti da 0 a 14 anni, fatto veramente unico. Sono intervenuti anche l’assessore ai servizi sociali Andrea Sanguigni, che ha evidenziato il grande lavoro delle educatrici, il comandante della Compagnia Carabinieri cap. Francesco Tessitore, che ha ribadito la presenza delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza di tutti gli studenti, il tecnico comunale ing. Marco Cicchi che ha descritto le caratteristiche del nido. La benedizione è stata impartita dal parroco di San Filippo Neri don Gianni Croci.
La nuova sede del nido d’infanzia accoglie 48 bambini in quasi 400 metri quadrati di spazi suddivisi in aree “lattanti”, “medi”, “grandi” (che comunicano tra di loro con separazioni scorrevoli e tutte affacciate sul giardino di oltre 200 metri quadrati parzialmente coperto da una tettoia), “sonno”, “psicomotricità”, “attività libere” che si svolgeranno nell’atrio centrale. Completano la struttura un’area filtro all’ingresso, i servizi igienici, un ufficio, spogliatoi e servizi igienici per il personale, una lavanderia, locali di deposito, la cucina e il refettorio.
Da evidenziare che il nido è dotato sistema di ricambio d’aria tramite ventilazione meccanica controllata e il sistema di riscaldamento è a pavimento.
L’intervento, realizzato dalla Edilzeta di Modica (RG), la stessa che ha restaurato il resto dell’edifico, è costato 798.000 euro ed è stato totalmente finanziato con fondi comunali. Il progetto architettonico è stato curato dall’arch. Domenico Sfirro mentre la Direzione Lavori è stata curata dall’Area Lavori Pubblici sotto il coordinamento dell’ing. Nicola Antolini.