“Superare pregiudizi, ad abbattere barriere e a costruire ponti di dialogo e di amicizia”.
È l’invito rivolto dal Papa agli studenti cattolici e ortodossi, durante l’udienza concessa al Comitato Cattolico per la Collaborazione Culturale con le Chiese Ortodosse e le Chiese Ortodosse Orientali, in occasione del 60° anniversario dell’istituzione. “È tanto importante questo e mi fa pensare alla comunità delle origini, a quei primi discepoli diventati poi apostoli, e ai quali si rifanno le nostre tradizioni”, ha detto Francesco: “Se guardiamo a loro, vediamo che erano davvero molto diversi: c’era chi era stato discepolo del Battista e chi zelota, chi pescatore e chi pubblicano; quante differenze di provenienza, carattere, affinità! Eppure è difficile pensare a un gruppo più unito. Hanno trovato la loro coesione in Gesù: camminando dietro a lui hanno camminato insieme fra di loro. E a cementare questa unità nella carità è stato lo Spirito Santo, che li ha inviati ovunque, legandoli ancora di più tra loro”. “Anche per voi la via è questa: camminare insieme dietro a Gesù, animati dallo stesso Spirito”, la consegna del Papa: “Ed è una grande opportunità che qui a Roma, mentre studiate, possiate condividere tra voi chi è Cristo per voi: dove l’avete incontrato, in che modo ha conquistato i vostri cuori, come ha afferrato le vostre vite, secondo quali tradizioni lo lodate e lo riconoscete vostro Signore. Se alla base c’è la condivisione fraterna di quest’esperienza, credo che le nostre storie passate, viziate da sbagli e incomprensioni, da peccati e stereotipi, possano essere gradualmente risanate, in quanto ricomprese all’interno di una storia molto più grande, quella della fedeltà di Cristo che ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei”.