“La mancata approvazione da parte del Veneto del progetto di legge regionale sul suicidio assistito consente ora di affrontare il tema nella sede più appropriata del Parlamento italiano, come del resto la stessa Corte costituzionale aveva auspicato”.
Lo ha dichiarato Alberto Gambino, presidente di Scienza & Vita e prorettore vicario dell’Università Europea di Roma. “Né risponde a verità – prosegue il professor Gambino – l’affermazione di quanti hanno sostenuto che si sarebbe trattato soltanto di una norma attuativa di quanto già deciso dalla stessa Corte e limitata ai tempi e le procedure”. “Infatti – precisa – nel testo ‘fotocopia’, redatto dall’associazione Coscioni e presentato in varie regioni italiani, si toccavano temi come il rapporto tra richiesta suicidaria e coinvolgimento in un percorso di cure palliative, la composizione della commissione medica, le modalità di esecuzione, i contenuti delle prestazioni sanitarie; tutti temi che sarebbe stato erroneo disciplinare in senso federale, attenendo alla dignità e ai diritti inviolabili della persona, prerogative che non possono certo essere differenziate da regione e regione”.