Il regime di Daniel Ortega ha espulso dal Nicaragua tre sacerdoti della Congregazione del Santísimo Salvador, appartenenti alla Diocesi di León, nell’ovest del Paese. L’espulsione arriva pochi giorni dopo l’espatrio di due vescovi, 15 sacerdoti e due seminaristi in Vaticano.
I religiosi sono: padre Ezequiel Buenfil, rettore del Convento di San Juan Neumann Nicaragua, la notizia del cui arresto era stata data nei giorni scorsi; il parroco José Miguel Figueroa, della chiesa di Nuestra Señora de los Desamparados “El Calvario”, a El Viejo, nel comune di Chinandega; il sacerdote David Pérez, della parrocchia Inmaculada Concepción de María, a León. La messa al bando di questi sacerdoti è avvenuta pochi giorni dopo che il Ministero dell’Interno ha annullato lo status giuridico della fondazione Missionari consacrati del Santissimo Salvatore, per presunta inadempienza, non avendo – questa la motivazione “ufficiale” – presentato i bilanci per il 2022 e avendo il Consiglio di amministrazione scaduto da quello stesso anno.
Questa fondazione, con sede in Messico e Illinois, Stati Uniti, era stata istituita in Nicaragua dal 2018 e aveva missioni a León, Chinandega ed Estelí. Secondo il sito web dell’organizzazione, i sacerdoti svolgono attività di preparazione sacerdotale, pastorale, apostolato missionario ed evangelizzazione.