I vescovi italiani hanno scelto il tema principale della 79ª Assemblea generale che si terrà dal 20 al 23 maggio: la ricezione della fase sapienziale del Cammino sinodale. È quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio Permanente della Cei, diffuso a conclusione dei lavori.
“Sarà l’occasione per accogliere la restituzione proveniente dalle Chiese locali, attraverso il lavoro delle commissioni del Cammino sinodale, avviarsi verso l’ultima fase, quella profetica, ed elaborare il contributo specifico della Conferenza episcopale italiana al Sinodo dei Vescovi”, si spiega nel testo.
Nel corso dei lavori, è stata messa in evidenza la connessione tra il percorso nazionale e quello universale. La fase sapienziale, infatti, ben si integra con la domanda affidata dal Sinodo dei Vescovi: “Come essere Chiesa sinodale in missione?”, in quanto i cinque temi indicati come prioritari nelle Linee guida del 2023 (missione, comunicazione, formazione, corresponsabilità e strutture) sono il frutto del biennio della fase narrativa (2021-2022, 2022-2023), il cui primo anno si è svolto in maniera del tutto aderente al Documento preparatorio del Sinodo. Per questo, il Consiglio permanente ha stabilito di non aggiungere nuove tracce e nuove domande, ma di proseguire nel percorso di “discernimento” che le Chiese in Italia stanno portando avanti.
In quest’ottica, è stato approvato il cronoprogramma che scandirà le tappe fino al 2025. Sono previste, tra l’altro, due Assemblee sinodali – dal 15 al 17 novembre 2024 e dal 31 marzo al 4 aprile 2025 – le cui modalità di lavoro saranno definite nei prossimi mesi. Le proposte e le indicazioni concrete, sia come esortazioni e orientamenti, sia come determinazioni e delibere, verranno trasmesse al Consiglio Episcopale Permanente e all’Assemblea Generale del maggio 2025. “Un punto molto importante”, è stato sottolineato, sarà la recezione, perché dovrà avvenire in forma sinodale con il coinvolgimento di tutte le Chiese locali.