L’antisemitismo non è solo un’ombra del passato, ma persiste nel corso della storia. È un fenomeno che continua a manifestarsi in forme insidiose nel mondo contemporaneo, anche oggi, proprio mentre parliamo, nelle strade, nei media e online”. Ad affermarlo è l’ambasciatore di Israele in Italia e San Marino, Alon Bar, in un messaggio diffuso in occasione del Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio.

La Shoah ha dimostrato che l’ideologia radicale e la terminologia estrema portano a una violenza disumana e mortale. È quindi nostro dovere comune, nostro impegno morale – ribadisce il diplomatico – combattere questa piaga e promuovere la tolleranza, la comprensione e il rispetto reciproco”.

La riflessione dell’ambasciatore tocca anche il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e la situazione di guerra che ne è scaturita: “Abbiamo assistito a una terrificante ondata di antisemitismo in tutto il mondo, e anche qui, in Italia. Slogan, graffiti, cori, minacce, intimidazioni e, purtroppo, anche attacchi violenti, contro gli Ebrei e contro gli Israeliani, sono diventati una nuova tendenza”. Secondo Alon Bar “alcune persone che sostengono di promuovere i diritti umani e la pace, promuovono invece l’odio contro Israele e contro gli Ebrei. Utilizzano termini come omicidio, crimine contro l’umanità e genocidio, allo scopo di demonizzare Israele. Vogliono utilizzare – rimarca l’ambasciatore – gli stessi strumenti creati al fine di prevenire un altro Olocausto, per negare a Israele il diritto di difendersi. Questa terminologia estrema e gli sforzi per creare false equazioni tra Israele e i nazisti sono di per sé una forma di antisemitismo”.

Da qui l’appello affinché siano ricordati i 6 milioni di vittime ebree annientate nella Shoah, e milioni di altre vittime. “Meritano che noi, tutti noi, facciamo tutto ciò che è in nostro potere, per evitare che tale crudeltà si ripeta. Le parole importanti di questa giornata, ‘Mai più’, non rimangano solo retorica, ma inducano ad una seria riflessione e ad azioni conseguenti”. “In questo momento di commemorazione e riflessione – sottolinea l’ambasciatore – auspico che possiamo unirci come comunità globale, per affrontare le ingiustizie, creare un futuro migliore e pacifico, libero dall’odio e dal terrore, e promuovere la comprensione reciproca. Solo attraverso una forte chiarezza morale e un fermo impegno comune, onoreremo la memoria delle vittime dell’Olocausto”.

“In questa Giornata della Memoria dobbiamo ricordare al mondo che a Gaza sono ancora tenute in ostaggio 136 persone. Tra loro ci sono anche discendenti di sopravvissuti all’Olocausto. Per oltre 100 giorni, i nostri cuori sono con loro. Dobbiamo riportarli a casa”.

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