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Grottammare, La mostra “Un filo d’arte” ospita le opere di FraJo

GROTTAMMARE – Si arricchisce del talento di Fra’ Jonathan Galluzzi (in arte FraJo) la mostra grottammarese “Un filo d’arte”, organizzata dall’artista Patrizio Moscardelli e dal giornale Grottammare diretto dal dott. Simone Incicco. Il progetto, nato tre anni fa durante la pandemia, è stato possibile grazie alla generosità del signor Floriano Tavoletti, proprietario della merceria “Il Cigno”, che ha accettato la richiesta di accogliere presso i suoi locali, di fianco alla chiesa San Pio V in Grottammare, le opere d’arte di numerosi artisti locali.

Queste le parole dell’artista Patrizio Moscardelli: “Mossi da alcune riflessioni stimolate dalla lettura dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco sulla cura della casa comune, nel 2021 abbiamo iniziato a pensare sempre più frequentemente a come poter riempire di arte e bellezza le nostre strade, le nostre piazze, i nostri luoghi di vita quotidiani. E così è nata l’idea di allestire una mostra permanente in un luogo nodale della vita grottammarese, un crocevia centrale posto in una zona strategica che fosse al tempo stesso punto di incontro di strade e persone, come è il locale di Floriano. In questi tre anni abbiamo contribuito non solo a diffondere l’arte e la bellezza, ma anche a far conoscere e promuovere gli artisti del territorio. In questo inizio del 2024, nei mesi di Gennaio e Febbraio, abbiamo la fortuna di ospitare un artista davvero speciale, FraJo, che è un giovane frate di 36 anni dell’eremo di San Francesco in Poggio Canoso di Rotella, dove vive la Comunità dei Discepoli di Maria di Nazareth. FraJo, a dispetto della giovane età, ha un curriculum artistico di tutto rispetto, tanto da aver ricevuto numerosi riconoscimenti, come il Luxembourg  Art Prize 2022, ed aver esposto parte di una sua collezione anche a Louvre. Per noi è un piacere ed un onore ospitarlo”.

Nato a Pisa in una famiglia di artisti, FraJo sin da piccolo è stato stimolato dalla creatività e dalla fantasia del bisnonno e della madre, i quali gli hanno trasmesso un amore genuino per la pittura. “In particolare – dichiara il giovane frate artista –, sono stato attratto dall’estro straordinario di mio nonno i cui quadri erano molto vicini alla concezione comune del sogno. Con grande gioia e convinzione, al quattordicesimo anno di età mi sono iscritto e ho frequentato il Liceo Artistico di Pisa Russoli, seguendo gli indirizzi di ‘Arti figurative – Pittoriche’ e ‘Grafica Pubblicitaria’. Negli anni di Liceo ho potuto sperimentare varie tecniche e ambiti artistici, cimentandomi nella ‘Street Art’. Inaspettatamente, contro ogni mia previsione, all’età di diciannove anni ho avuto un sussulto di pensiero e un fortissimo mutamento interiore che mi hanno condotto a sentire profondamente la presenza di Dio e a prendere la decisione di un cambiamento radicale di stile di vita. Poco tempo dopo, ho abbracciato i voti religiosi, diventando un frate in una piccola comunità religiosa di ispirazione francescana ‘Discepoli di Maria di Nazareth’. Due anni dopo, non potendo accedere alla facoltà teologica con un diploma artistico, ho concluso gli studi diplomandomi in Socio-Psico-Pedagogia. Qualche anno più tardi mi sono laureato in Teologia e Filosofia all’Università Lateranense. Negli anni universitari, lo studio filosofico-teologico e le varie esperienze inter-religiose, hanno permesso l’incontro tra la mia passione per la pittura e il mio amore per Dio. Da questo connubio è nata una ispirazione nuova che ha dato vita alle opere prodotte negli ultimi anni. Nel tempo, la mia passione per la pittura non è mai svanita, anzi si è fatta sentire sempre più forte. Infatti, come allora, ancora oggi, ogni momento libero diventa per me un’ottima occasione per immergermi totalmente nel mio mondo, solo ma non solo, con la mia tela e i miei colori insieme a Dio. Da quando sono un frate, ho sempre usato il dono che ho ricevuto per ogni necessità dei miei confratelli, della mia comunità e di tutte quelle persone che conoscono e apprezzano le mie capacità”.

Numerose sono le attività in cui FraJo si è messo a disposizione della sua comunità religiosa in questi quindici anni di consacrazione religiosa: scenografie teatrali, fotografia, video- editing, grafica per eventi, digital art, convegni e concerti. Da ultimo anche la pittura. “Per me la pittura – prosegue l’artista ormai marchigiano d’adozione – ha un ruolo di testimonianza evangelica che, coniugato alla Provvidenza, mi permette di contribuire al sostentamento della mia comunità, di realizzare attività di evangelizzazione e assistere nella carità i più bisognosi attraverso la vendita delle mie opere. In tutti i dipinti che creo, cerco di mettere sulla tela il mio sentire più profondo, la mia spiritualità, desiderando che le persone che la guardano si fermino ad osservare e riflettere sul proprio sentire rispetto alla propria vita qui ed ora e a tutto ciò che le circonda. Sono convinto che la pittura riesca a dare forma alla sensazione avvertita dagli uomini di percepirsi come enti connessi non solo ad altri uomini, ma alla totalità della realtà. In tal senso, il divino, l’umano e il cosmo sono le tre dimensioni irriducibili che costituiscono il reale”.

“Nel momento in cui dipingo – conclude FraJo – è come se fossi davanti a una porta aperta verso l’infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del mio quotidiano. Per me la pittura è una forma di preghiera che può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendomi verso l’alto. Con tutto il mio cuore, creo liberamente, con i doni che ho, per restituire onore a Colui che me li ha donati e per offrire la mia arte come incoraggiamento a tutti coloro che camminano nelle strade della vita. Quando dipingo mi piace pensare che Dio prenda i nostri pezzi rotti e ne faccia dei capolavori, ricordandomi sempre che Egli è il Grande Artista e completerà l’opera che ha iniziato in ognuno di noi“.

Tra i dipinti di FraJo che si possono ammirare in questi due mesi a Grottammare sono presenti anche le restanti cinque opere facenti parte della collezione “I tessuti dei sogni” che, insieme alla serie di sculture “Smiling Poop”, è stata esposta alla Trentesima Fiera Internazionale di Arte Contemporanea di Parigi svoltasi ad ottobre 2022 al Carrousel du Louvre, riscuotendo un notevole successo di critica e di pubblico.

La mostra “Un filo d’arte” è aperta tutti i giorni feriali, in orario di apertura della merceria “Il cigno”, quindi al mattino, dalle ore 9:15 alle ore 12:45 ad eccezione del lunedì , e nel pomeriggio, dalle ore 16:30 alle ore 19:45. Le opere di FraJo resteranno esposte fino al 29 Febbraio 2024. Sarà comunque possibile contattare l’artista ai seguenti recapiti:

INSTAGRAM:
@Frajo_art

FACEBOOK:
Frajo arts

EMAIL:
Frajonathan1988@gmail.com