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Marco Leoni, il giovane illustratore ci racconta la sua passione: “Mio padre è un antiquario, mio nonno era un tipografo, credo che anche questo abbia influito nelle mie scelte”

Marco Leoni

GROTTAMMARE – E’ la storia di un artista di strada quella raccontata nelle pagine di “Il Filiambulante”, libro edito da Sabir Editore scritto da Federica Ortolan con illustrazioni a cura di Marco Leoni, giovane di origini grottammaresi che oggi vive a Bologna

Marco, questo volume ha raggiunto il podio del Premio Bettoni di Portogruaro. Una bella soddisfazione.
Sì, è stata una bella soddisfazione, soprattutto è sempre gratificante avere la possibilità di creare qualcosa che sia fruibile al di fuori della propria “bolla”, ovvero che venga apprezzato altrove. In questo senso un premio è un grande riconoscimento e ne sono grato.

Quando è nata l’idea di collaborare alla realizzazione di questo libro illustrato?
L’idea si è sviluppata naturalmente dopo che l’editore, Sabir, mi ha proposto la storia che era già stata scritta da Federica. Una storia che ho trovato molto bella fin dal primo momento e che ha portato ad un confronto prolifico per far dialogare il testo con le immagini che avevo in mente.

Al centro della storia c’è la capacità di affrontare in modo creativo le situazioni inattese. Come è riuscito a tradurre in immagini questo importante messaggio?
Domanda difficile. Non so dire come ci sia riuscito. La parte tecnica sicuramente arriva con uno studio approfondito degli spazi e dei tempi narrativi, per il resto ho provato a metterci del mio attraverso una visione estetica molto legata al viaggio, all’antico e all’esotico con un po’ di malinconia e qualche sogno a fare da collante. Spesso, poi, non amo disegnare quello che riporta il testo ma provo a riempire dei vuoti immaginifici per dare altri punti di vista alla storia già perfetta di suo.

Quando nasce la sua passione per l’illustrazione e l’animazione?
Credo che risalga al periodo della mia infanzia, come molte altre cose del resto, mentre la passione per il disegno è arrivata un po’ più tardi, quando frequentavo l’Istituto d’Arte “O. Licini” ad Ascoli Piceno. Certo è che la voglia di vivere e raccontare delle storie c’è sempre stata in me. Del resto ritengo che le storie che sappiamo raccontare meglio sono quelle che ci riguardano. Inoltre avendo avuto la fortuna di abitare davanti al mare sono sempre stato attratto dalle storie su quest’ultimo, che è uno dei miei temi ricorrenti, così come il viaggio. Mio padre poi si è sempre occupato di antiquariato, mio nonno che purtroppo non ho avuto il tempo di conoscere era un tipografo, forse anche questi fattori hanno influenzato.

Su cosa sta lavorando in questo momento? Ha altri progetti editoriali?
Recentemente ho terminato di lavorare all’illustrazione di un libro che uscirà alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna scritto da un’altra bravissima scrittrice che ha a che fare con un negozio e il suo proprietario, pieno di oggetti di ogni tipo e dimensione. Sto poi lavorando ad una serie di illustrazioni, sempre legate al tema del mare e del viaggio, e sto già iniziando un altro volume che mi vedrà realizzare numerosi e diversi animali.