“Una goccia di speranza rispetto alla situazione attuale. A Gaza ora non ci sono ospedali, noi sentiamo l’esigenza di curarli, proprio come sentimento di vicinanza forte, a prescindere dalla religione, a prescindere da tutto, perché è la vita questa e noi siamo per la vita come sempre. Ce sono tanti altri a Gaza che non dobbiamo dimenticare. I 4 resteranno qui il tempo necessario”. Lo ha detto il presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Tiziano Onesti che oggi pomeriggio ha salutato i 4 giovani pazienti, di 2, 4, 13 e 15 anni, della Striscia di Gaza, arrivati ieri sera dall’Egitto con un volo speciale dell’Aeronautica militare. All’ospedale pediatrico di Roma i pazienti, 3 bambini e una ragazza, sono stati accolti con i loro accompagnatori e, dopo la valutazione delle patologie di cui sono affetti, sono stati ricoverati nei reparti di cardiologia, ematologia, ortopedia e neurologia.
Il presidente Onesti ha ribadito l’impegno del “Bambin Gesù” a dare assistenza a questi piccoli per garantire loro il diritto fondamentale alla salute: “Vorremmo fare molto di più e siamo sempre a disposizione” ha poi aggiunto. Con il presidente, a salutare i bambini di Gaza, c’erano anche l’ambasciatore di Palestina presso la Santa Sede, Issa Kassissieh, e padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa che, parlando ai giornalisti presenti, ha voluto ricordare che il progetto di portare in Italia questi bambini “è nato proprio qui al Bambino Gesù. All’inizio la lista prevedeva 100 bambini con i rispettivi accompagnatori, ma per ora ne abbiamo portati 11 con 13 accompagnatori. Per arrivare a questo risultato abbiamo parlato con le Autorità palestinesi, egiziane, israeliane e italiane. “Li abbiamo tirati fuori dall’inferno” ha dichiarato padre Faltas ripetendo parole degli accompagnatori dei bambini. “Adesso che sono qui sono contenti – ha aggiunto – sorridono. Nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare di uscire da Gaza e arrivare in Italia. Il Bambino Gesù accoglie tutti, nessuno escluso. Questi bambini sono tutti musulmani”. A loro sono arrivati, per mano del francescano, dei doni dai bambini palestinesi della scuola di Terra Santa di Gerusalemme, diretta dallo stesso vicario della Custodia. Soddisfazione è stata espressa anche dall’ambasciatore di Palestina presso la Santa Sede, Issa Kassissieh: “Ringrazio a nome delle Autorità Palestinesi per questo gesto compiuto verso i nostri bambini. È un gesto di speranza in questa triste situazione. È una luce in fondo al tunnel. Preghiamo per la Terra Santa, preghiamo per la pace affinché si possa uscire da questa situazione terribile”. Circa la notizia di un possibile accordo per una tregua e per il rilascio degli ostaggi padre Faltas ribadisce: “è ciò che vogliamo. Ad oggi contiamo oltre 26mila morti, 65mila feriti che non possono essere curati per mancanza di ospedali, distrutti. Oltre 1200 i morti israeliani. La Comunità internazionale intervenga per fermare questa guerra. Se non adesso quando? I potenti della terra fermino la guerra. La soluzione è Due popoli Due Stati, l’unica possibile e ancora praticabile”.
0 commenti