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Inghilterra e Galles: incontro vescovi cattolici e anglicani

(Photo The Catholic Church Bishops’ Conference of England and Wales)

(Norwich) Una piena unità tra cattolici e anglicani è possibile, nel Regno Unito, dopo i lunghi secoli della Riforma protestante di Enrico VIII, che allontanò la Chiesa inglese da Roma, nel lontano sedicesimo secolo. A credere in questo “obiettivo che dobbiamo avere sempre in mente, anche se non si tratta di un ideale di breve periodo”, è il vescovo cattolico John Arnold, responsabile della diocesi di Salford, che comprende la città di Manchester e buona parte del nord ovest inglese. A Norwich, città dell’estremo nord est inglese, il presule sta condividendo, con una cinquantina di suoi confratelli pastori, cattolici e anglicani, una intensa due giorni di convivenza ecumenica.

“Siamo sulla strada giusta e stiamo facendo molti progressi, rispetto al passato, e, certamente, cattolici e anglicani stanno lavorando, fianco a fianco, nella realtà locale. Tutto questo rende più realistico l’obiettivo di una vera unità”, spiega il vescovo Arnold. “Anche se esistono differenze, nelle pratiche pastorali e nella teologia, tra la Chiesa cattolica e la Chiesa d’Inghilterra, con il dialogo, nel tempo, forse potremo risolverle”. “Non credo che ci sia ancora molto che ci divida”, continua il responsabile della diocesi di Salford. “Il fatto che questo momento di convivenza si stia svolgendo è molto importante. Conferma che cattolici e anglicani condividono tanti valori. La fede in Gesù Cristo, prima di tutto, e poi la lotta alla povertà, la santità della vita umana, la costruzione della pace. La secolarizzazione ci avvicina perché, certo, il nostro ideale non è una società individualista e consumista”. Le differenze rimangono, secondo il vescovo Arnold, nelle pratiche pastorali e a livello di teologia. “Nella concezione dei sacramenti, l’Eucarestia, per esempio. In che cosa intendiamo per matrimonio. Nella definizione del ministero sacerdotale”, conclude il presule, “e anche per quanto riguarda i dogmi mariani dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione”.