“Un ulteriore passo per la realizzazione di un’opera attesa da tempo che collegherà Marche e Abruzzo, il piceno e il teramano. Un’opera progettata per essere sostenibile e favorire le esigenze delle comunità, attenta all’ambiente circostante e alle condizioni di sicurezza del fiume”.
Questa la dichiarazione del Presidente Francesco Acquaroli l’indomani della pubblicazione della gara per l’affidamento dei lavori di realizzazione del Ponte Ciclopedonale sul fiume Tronto, un’opera il cui importo complessivo è pari a 3,5 milioni di euro e che unirà le comunità della Valle del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno e della Val Vibrata in provincia di Teramo.
Sottolinea l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli: “Infrastruttura ispirata ai criteri di sostenibilità ambientale e dedicata alla mobilità ‘leggera’ su bici, in tandem con la mobilità in sicurezza dei pedoni. È un’opera attesa sia dai turisti che affollano le nostre spiagge in estate, sia dagli appassionati delle due ruote che percorrono l’Adriatico da Chioggia al Gargano e, non ultimo, da giovani e famiglie che vivono al confine tra Marche e Abruzzo, che avranno l’opportunità di muoversi in sicurezza senza dover affrontare per i loro spostamenti il traffico lungo la SS 16. Con questo atto scriviamo una ulteriore pagina delle infrastrutture sostenibili delle Marche, inserite nel Piano delle Infrastrutture ‘Marche 2032’, un intervento destinato ad incidere fortemente sulla mobilità nei territori delle aree costiere tra il Piceno ed il teramano”.
In particolare, il Ponte sul fiume Tronto interesserà i territori dei Comuni di San Benedetto del Tronto e di Martinsicuro, inserendosi in un contesto di elevato valore dal punto di vista ambientale. Nella sponda sinistra, infatti, si estende la Riserva Naturale Regionale della Sentina, mentre in quella destra sono presenti aree agricole e sporadici insediamenti urbani.
Il progetto è ispirato alle migliori soluzioni ingegneristiche del settore, per un’opera che sarà, oltre che funzionale, anche una vera e propria ‘terrazza’ affacciata sul mare, realizzata in base ai nostri principi legati alla sostenibilità ambientale in sintonia con le esigenze di sviluppo economico e sociale dei territori.
La struttura del ponte sarà in acciaio verniciato a guscio, si appoggerà su quattro pile in calcestruzzo e non avrà parti trasparenti, nel rispetto e la salvaguardia degli uccelli che si trovano nella Riserva. La stessa pavimentazione sarà costituita da doghe di legno trattato, proveniente da piantagioni certificate, mentre la pavimentazione dei tratti dedicati alle bici sarà in terra stabilizzata, soluzione basata su una tecnologia ecosostenibile. Infine, per la fondazione delle rampe della ciclovia, si utilizzeranno materiali provenienti dai lavori di “riprofilatura golenale”, necessari per migliorare le condizioni di sicurezza idraulica del fiume.
“Un esempio concreto – conclude l’assessore Baldelli – di come le infrastrutture possano coniugare principi legati allo sviluppo economico e sociale delle persone, con il rispetto dell’ambiente e dei territori che rappresentano il miglior biglietto da visita per visitare le bellezze paesaggistiche e naturalistiche delle Marche”.

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