DIOCESI – Un tripudio di colori e tanti sorrisi: si può riassumere così la Festa della Pace che si è svolta sabato 3 febbraio, dalle ore 15:00 alle ore 18:00, presso il parco Wojtyla in San Benedetto del Tronto.
L’evento, organizzato dall’Azione Cattolica della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e patrocinato dal Comune di San Benedetto del Tronto, ha registrato la partecipazione di numerosi bambini e ragazzi delle varie parrocchie della Diocesi, accompagnati dagli educatori.
Per l’occasione sono intervenuti il vescovo diocesano, Mons. Carlo Bresciani, e l’assessore comunale con delega al Sociale, il dott. Andrea Sanguigni. Durante il pomeriggio di festa, inoltre, i partecipanti hanno avuto modo di incontrare gli Agenti del Nucleo dei Carabinieri Forestali di San Benedetto del Tronto e i Volontari sia del Circolo Legambiente di San Benedetto del Tronto sia dell’associazione Civico Verde di Grottammare. Tutti gli ospiti sono stati chiamati a confrontarsi sul tema “Come è possibile seminare la pace?”.
A partire dalle ore 15:00 i vari gruppi parrocchiali dell’Azione Cattolica sono giunti all’ingresso del parco Wojtyla, accompagnati dai propri animatori e in taluni casi anche parroci, muniti di numerosi e coloratissimi segni di pace: oltre a cartelloni e striscioni con il nome della propria parrocchia, i bambini più piccoli sono arrivati con “bombe” di fiori, mentre quelli più grandi hanno portato dei “mattoncini” di legno colorati per costruire la parete della Pace.
La festa, condotta magistralmente dai giovani Asia Francesca Brucciolo e Leonardo Curzi, è entrata nel vivo con il saluto dell’assessore Andrea Sanguigni, il quale si è congedato dai piccoli presenti con l’esclamazione di gioia “Voi siete già la pace!”. A seguire alcuni bambini sono saliti sul palco per pregare insieme per la pace, realizzando un bel momento di preghiera che ha registrato la partecipazione anche di Mons. Carlo Bresciani e di don Lanfranco Iachetti, assistente unitario dell’Azione Cattolica.
Il vescovo Bresciani si è poi rivolto ai ragazzi e ai bambini presenti ed ha effettuato una breve riflessione, prendendo spunto dal grande e colorato arcobaleno posizionato sul palco: “Dietro di me, c’è un grande arcobaleno con la scritta “La pace in testa”. Il brano della Genesi, che abbiamo appena ascoltato, ci ricorda che, per seminare la pace, occorre essere in pace. Dopo il grande diluvio che ha coperto tutto e che è stato un grosso disastro, Dio si preoccupa di costruire la pace. Questo è un fatto molto importante: Dio vuole la pace tra di noi e Lui e anche tra ciascuno di noi. Come i genitori vogliono la pace tra i figli, desiderano che vadano d’accordo e che si vogliano bene, anche il Signore vuole che noi stiamo in pace. Ma come si fa la pace? Per capirlo possiamo osservare l’arcobaleno che a volte compare in cielo dopo la pioggia oppure possiamo guardare anche questo arcobaleno di cartone che c’è dietro di me. Vedete come è fatto? Parte da terra, sale in cielo e poi ridiscende sulla terra. Cosa significa questo? L’arcobaleno ci dice che, se vogliamo la pace, dobbiamo unire la terra al cielo, ovvero salire fino a Dio, ascoltare la sua Parola che ci dice come fare per volerci bene e costruire la pace e, dopo che abbiamo fatto il pieno di questi insegnamenti, ridiscendere sulla terra per mettere in pratica quello che Gesù ci ha detto. Affinché ci sia pace vera, allora, dobbiamo stare in pace con Dio e in pace tra di noi. Solo così saremo nella gioia, solo così non ci saranno più guerre e potremo godere dei colori dell’arcobaleno”.
Dopo la parte spirituale più meditativa ed introspettiva, i bambini sono stati divisi in gruppi per vivere la parte più coinvolgente e divertente dei giochi, tutti rigorosamente a tema, quindi sulla pace, ma in luoghi diversi, vista la numerosa partecipazione. Smistati, a seconda delle varie fasce di età, presso la palestra Utes, le palestre del Liceo Scientifico Rosetti e del Liceo Classico Leopardi e i locali della vicina parrocchia Sant’Antonio di Padova, dopo due ore di giochi e divertimenti, i piccoli partecipanti sono tornati al parco Wojtyla con i “semi di speranza” vinti durante le varie attività ludiche e ricreative che dovranno essere piantati e coltivati da ciascuno di loro: la gratitudine, la collaborazione, l’impegno e il dialogo.
Il pomeriggio si è concluso con una ricca e gustosa merenda preparata dagli Adulti dell’Azione Cattolica Diocesana e con musica, canti e balli.
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