“Per una (r)esistenza democratica. Come e dove si custodisce la democrazia”.
Questo il tema del XLIV Convegno Bachelet, promosso dalla presidenza nazionale dell’Azione Cattolica italiana e dall’Istituto Bachelet, che sarà ospitato a Roma venerdì 9 e sabato 10 febbraio 2024 presso il TH Domus Mariae (via Aurelia 481). Dedicato alla memoria del giurista e presidente nazionale dell’Ac, barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980, il simposio si articola in due sessioni di lavoro.
“Percorriamo un tornante della storia in cui certamente è necessario vigilare perché la democrazia continui ad esistere”, osserva Franco Miano, presidente del consiglio scientifico dell’Istituto per lo studio dei problemi sociali e politici “Vittorio Bachelet”, convinto che “non possiamo viverla come un fatto scontato, instaurato una volta per tutte. Osserviamo il disinteresse di ampie fasce della popolazione per la vita politica, che si esprime al massimo grado al momento elettorale in cui si registrano tassi di astensione che superano talvolta il 50 per cento degli aventi diritto. Tutto questo ci porta a impegnarci per un’opinione pubblica quanto più informata e consapevole, per un corpo elettorale capace di pensiero critico e, di conseguenza, di scelte compiute a ragion veduta”.
Venerdì 9 febbraio, dalle 15, dopo l’introduzione su “Il metodo democratico come modo d’essere e come stile” proposta da Franco Miano, presidente del consiglio scientifico dell’Istituto Bachelet, de “La democrazia nelle (e attraverso le) formazioni sociali” ne discuteranno Carla Danani, dell’Università di Macerata, Ludovica Mangiapanelli, vicesegretaria del Movimento studenti di Azione Cattolica, Vera Negri, dell’Università di Bologna. Nella seconda parte, saranno Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Ac, mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente del comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, a confrontarsi su “La comunità ecclesiale di fronte alle sfide della democrazia”. Modererà i lavori Agatino Giuseppe Lanzafame, direttore dell’Istituto Bachelet.
Seguirà alle 19, presso la chiesa della Domus Mariae, la messa in memoria di Vittorio Bachelet, nel 44° anno dalla sua morte, presieduta da mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Ac.
La mattinata di sabato 10 febbraio sarà dedicata a “L’armonia democratica. Pluralismo è democrazia”. I lavori, moderati da Gian Candido De Martin, già presidente del consiglio scientifico dell’Istituto Bachelet, inizieranno alle 9 e prevedono gli interventi su “Pluralismo istituzionale, autonomie locali e democrazia” di Giusy Caminiti, sindaco di Villa San Giovanni, “Pluralità dei centri di potere ed equilibrio tra poteri” di Stefano Ceccanti, dell’Università La Sapienza di Roma, “Pluralismo economico e democrazia” di Monica Di Sisto, giornalista ed esperta di economia e cooperazione internazionale, “Pluralismo dell’informazione e democrazia” di Marco Ferrando, vicedirettore di Avvenire. A chiusura dei lavori si terrà la consegna del Premio “Vittorio Bachelet” per tesi di laurea edizione 2023.
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