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Vescovo Bresciani: ci sono tre strade per vivere autenticamente la Quaresima

DIOCESI – Ieri mattina si è tenuta, presso il Santuario di San Giacomo della Marca, la liturgia del Mercoledì delle Ceneri per il clero della diocesi, presieduta dal Vescovo Carlo Bresciani.

Alle ore 18.00, il Vescovo Carlo, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica del Sacro rito delle Ceneri, presso la Cattedrale S. Maria della Marina di San Benedetto del Tronto.
Il Mercoledì delle Ceneri segna l’inizio del periodo di Quaresima, un periodo di digiuno e di penitenza, che richiama  i quaranta giorni di digiuno vissuti dal Signore nel deserto prima di intraprendere la sua missione pubblica.
Insieme al Vescovo Bresciani hanno concelebrato la Santa Messa, il parroco della Cattedrale, don Patrizio Spina, monsignor Romualdo Scarponi, don Luciano Paci, e i diaconi, Walter Gandoli eD Emanuele Imbrescia.

Il Vescovo Bresciani ha iniziato la propria riflessione commentando l’esortazione di San Paolo ai Corinzi (2Cor 5,20), tema della Prima Lettura, cuore di tutto il Vangelo, “lasciatevi riconciliare con Dio”.
Dio ha riconciliato il mondo a sé per mezzo di Cristo, con la sua morte sulla croce, dimostrando il suo amore.

Cosa vuol dire riconciliarsi con Dio?
Per vivere autenticamente la Quaresima, il Vescovo Bresciani ha indicato tre strade da percorrere: fare l’elemosina, pregare e digiunare.
Fare l’elemosina è un dovere per chi ha ricevuto tanto da Dio. Ci sono persone in difficoltà che dobbiamo aiutare.
Dobbiamo essere altruisti, fraterni e accoglienti con tutte le persone.

La preghiera invece è importante perché ci fa entrare in sintonia con il Padre; ci induce a capire la Sua volontà.
Il Padre indica all’umanità la strada per la salvezza, attraverso Suo figlio, Gesù. “Fate come Lui”, invita il vescovo. “Dio questo vuole da noi, niente di più, niente di meno”.
Infine, percorrere la strada del digiuno.

Il digiuno non è invece inteso soltanto come astensione dal cibo; questa forma di digiuno è tradizionale ma non completa il senso della Quaresima.
Digiunare vuol dire preferire una vita piena di spiritualità a una materiale.

Ecco, seguire queste tre strade, in maniera discreta, come recita un versetto del Vangelo di Matteo “il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6), offre la possibilità della vera conciliazione con Dio.

Dopo l’omelia il Vescovo ha benedetto le ceneri e le  ha imposte sul capo dicendo: «Convertitevi e credete al Vangelo».
La polvere sul capo ci ricorda che veniamo dalla terra e che alla terra torneremo.

In conclusione, prima della benedizione, i fedeli sono stati invitati a vivere al meglio il periodo della Quaresima, con cuore sincero, cercando il Suo amore e sperando in Lui.