“Entra nel segreto, ritorna al cuore”: “È un invito salutare, per noi che spesso viviamo in superficie, che ci agitiamo per essere notati, che abbiamo sempre bisogno di essere ammirati e apprezzati”. Lo ha detto il Papa, che nell’omelia della Messa delle Ceneri, presieduta nella basilica di Santa Sabina all’Aventino, ha tracciato una precisa analisi della temperie culturale in cui stiamo vivendo.
“Senza accorgercene, ci ritroviamo a non avere più un luogo segreto in cui fermarci e custodire noi stessi, immersi in un mondo in cui tutto, anche le emozioni e i sentimenti più intimi, deve diventare ‘social’ – ma come può essere sociale ciò che non sgorga dal cuore? –. Persino le esperienze più tragiche e dolorose rischiano di non avere un luogo segreto che le custodisca: tutto dev’essere esposto, ostentato, dato in pasto alla chiacchiera del momento”. “Ed ecco che il Signore ci dice”, il riferimento al brano evangelico odierno: “entra nel segreto, ritorna al centro di te stesso. Proprio lì, dove albergano anche tante paure, sensi di colpa e peccati, lì il Signore è disceso, per sanarti e purificarti. Entriamo nella nostra camera interiore: lì abita il Signore, la nostra fragilità è accolta e siamo amati senza condizioni. Ritorniamo, fratelli e sorelle. Ritorniamo a Dio con tutto il cuore. In queste settimane di Quaresima diamo spazio alla preghiera di adorazione silenziosa, nella quale rimanere in ascolto alla presenza del Signore, come Mosè, come Elia, come Maria, come Gesù”. “Ci siamo accorti che abbiamo perso il senso dell’adorazione? Riscopriamo il senso dell’adorazione!”, l’aggiunta a braccio: “Noi crediamo che il Signore ci ama?”. “Non abbiamo paura di spogliarci dei rivestimenti mondani e di tornare al cuore, all’essenziale”, l’invito finale: “Pensiamo a San Francesco, che dopo essersi spogliato abbracciò con tutto sé stesso il Padre che è nei cieli. Riconosciamoci per quello che siamo: polvere amata da Dio, polvere innamorata; e grazie a lui rinasceremo dalle ceneri del peccato alla vita nuova in Gesù Cristo e nello Spirito Santo”.