DIOCESI – “Una bella pagina di vita associativa, in cui abbiamo condiviso ricordi ma soprattutto sogni ed impegni per il futuro, in cui abbiamo vissuto la democraticità della nostra associazione, in cui abbiamo sperimentato la forte collaborazione tra tutti i nostri associati e la bellezza dello stare insieme.” – È con queste parole che il presidente diocesano in carica, Lorenzo Felici, riassume la giornata di Domenica 18 Febbraio, durante la quale, dalle ore 8:30 alle ore 18:00, presso l’Auditorium Centro Pacetti in Centobuchi di Monteprandone, si è svolta la XVIII Assemblea Elettiva Diocesana dell’Azione Cattolica che ha rinnovato il Consiglio Diocesano dell’AC e modificato l’Atto Normativo Diocesano dell’AC. Presenti, oltre al presidente Lorenzo Felici e all’assistente diocesano dell’AC, don Lanfranco Iachetti, anche il vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani, il delegato del Centro Nazionale, Lorenzo Di Renzo, e la delegata regionale, Beatrice Clerici. A moderare i lavori un volto storico dell’Azione Cattolica, Federico Pirri.
Dopo un momento di preghiera affidato a don Lanfranco Iachetti, l’incontro si è aperto con la visione di un video riassuntivo degli ultimi quattro anni e con la presentazione dell’agenda dei ragazzi dell’ACR, elaborata durante l’ultimo incontro nazionale a Silvi Marina, insieme ai ragazzi provenienti da tutta Italia.. A seguire ci sono stati i saluti dei due delegati, regionale e nazionale. Beatrice Clerici, in particolare, ha lodato l’ottima organizzazione dell’incontro: “Una tale organizzazione va evidenziata, non solo perché è cosa buona, ma anche e soprattutto perché è segno della cura che gli associati hanno nelle relazioni tra loro e con gli altri”. Anche Lorenzo Di Renzo si è soffermato sulle impressioni in lui suscitate dagli associati ad inizio Assemblea: “Noto con piacere la familiarità che c’è tra voi e lo sguardo profondo che avete sulle cose. Papa Francesco ci ha detto che siamo chiamati ad essere attrattivi per bellezza e voi lo siete”.
L’Assemblea è entrata nel vivo con la relazione del presidente Lorenzo Felici, il quale ha invitato da una parte gli Associati, a vivere maggiormente e meglio il Consiglio Parrocchiale “come luogo di studio, di pensiero, di condivisione e di discernimento comunitario”, e dall’altra parte i Sacerdoti, “a fidarsi dell’Azione Cattolica e a lasciarla crescere con le sue gambe”. Agli adulti ha domandato di uscire dalla comfort zone, ricordando che non esiste solo il servizio di catechesi ai ragazzi; ai giovani ha chiesto di fidarsi della Chiesa, di chi la fa e la vive; ai ragazzi ha rivolto la sua riconoscenza per il loro modo di guardare alla vita; ai movimenti infine ha manifestato la gratitudine per aver avvicinato l’Associazione ai territori. L’auspicio per i prossimi anni è stato che “tutti gli Associati dell’AC e i sacerdoti possano viaggiare come in tandem, dove non è prevista la leadership di uno dei ciclisti, bensì si va insieme verso un’unica meta, contando sulla cooperazione di tutti coloro che pedalano”.
A seguire l’amministratore diocesano Marco Mancini ha letto la relazione sullo stato di salute economica dell’AC Diocesana e ha posto gli obiettivi amministrativi da perseguire nel nuovo triennio.
È stata affidata invece a Lorena Capriotti e a Stefano Merli la lettura della bozza del Documento Assembleare in cui sono state tracciate le linee per il cammino dell’Associazione nei prossimi tre anni. L’attenzione è stata posta in particolare sui temi dell’accoglienza, dell’inclusività e della comunione nelle relazioni, “testimoniando ogni giorno la bellezza dell’Amore che ci ha guardati – come dice Papa Francesco”. Per quanto concerne la formazione e la cultura, ci si è impegnati, tra le altre cose, anche ad incentivare l’utilizzo delle arti nel divulgare il Vangelo e a valorizzare maggiormente le iniziative che aiutano a scoprire i luoghi della nostra Diocesi. Non da ultimo il Documento ha ha posto l”attenzione sull’importanza di promuovere la formazione spirituale, personale e comunitaria, e di adottare uno stile sinodale in tutte le occasioni possibili di programmazione, confronto e verifica.
La mattinata si è conclusa con la Santa Messa, presieduta dal vescovo Bresciani e concelebrata da don Lanfranco Iachetti, don Gian Luca Rosati, don Roberto Traini e da tutti i presenti.
Queste le parole di Mons. Bresciani durante l’omelia: “È bello che abbiate inserito la Messa, prima di tutto per ringraziare il Signore per la vostra Associazione, ma poi anche per riflettere sugli spunti che la Parola di Dio ci suggerisce. Oggi, ad esempio, la Parola ci ricorda che lo Spirito non necessariamente ci conduce in un luogo bello, comodo e confortevole, come ha fatto con Gesù, spingendolo non in un giardino o in un’oasi, bensì nel deserto. Anche voi, come associazione, a volte siete chiamati ad incontrare certi deserti. In quei casi, ovvero nelle difficoltà, nelle situazioni in cui emergono maggiormente le tentazioni da affrontare, siete chiamati a fare come fa Gesù, che si lascia guidare dalla Parola di Dio, l’unica forza che Lo sostiene durante il momento di prova nel deserto e che gli fa superare ogni tentazione”.
Bresciani poi ha analizzato le varie tentazioni a cui Gesù ha dovuto far fronte e che possono presentarsi anche nella vita associativa: la fame, quindi la tentazione di legarsi alle cose materiali, “che per un’associazione potrebbero essere il numero degli iscritti o i mezzi a disposizione”; poi la tentazione di crearsi degli idoli, ovvero “di adorare ciò che non è Dio, quindi tutte quelle cose che apparentemente danno sicurezza, ma in realtà lasciano il cuore vuoto”; infine la tentazione della scorciatoia, ovvero “di affidare a Dio quello che spetta a noi, senza fare la nostra parte, bensì pretendendo da Lui”.
“In questo brano del Vangelo quindi – ha concluso Bresciani – ci vengono indicate non solo le tentazioni di Gesù, ma anche le nostre, sia quelle personali sia quelle della vita associativa, e ci viene ricordato che il deserto può essere sì un luogo di morte, ma può essere anche un luogo in cui la vita rinasce. Allora, affinché fiorisca il deserto, abbiamo bisogno che venga irrigato con acqua nuova. E quale acqua irriga i nostri cuori, le nostre vite? L’acqua della Parola, che è fonte di vita vera e piena“.
Dopo il pranzo, vissuto come momento di convivialità e di condivisione, i lavori assembleari sono ripresi con vigore. Dapprima si è proceduto ad effettuare alcune modifiche all’Atto Normativo Diocesano dell’Azione Cattolica, volte soprattutto a regolamentare meglio la vita associativa sia a livello parrocchiale che diocesano. Poi, alle ore 17:00, si sono aperti i seggi e, dopo le operazioni di voto e di scrutinio, sono stati proclamati gli eletti. Questo dunque il nuovo Consiglio Diocesano dell’Azione Cattolica: per la lista Adulti, Lorenzo Felici, Paola Di Felice, Janet Sandra Chiappini, Bruno Antonini; per la lista Giovani, Leonardo Curzi e Manuel Liberati; per la lista ACR, Samantha Chiarini, Maria Grazia Spinelli, Lucia Pelliccioni e Samuela Straccia.
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