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Seminario Regionale Marche, il gruppo GAMIS si presenta

Gruppo GAMIS

SEMINARIO MARCHE Lo slancio missionario riguarda, in modo ancor più speciale, coloro che sono chiamati al ministero presbiterale, come fine e orizzonte di tutta la formazione. La missione si rivela come un altro filo conduttore (cf. Mc 3,14), […], e permette al sacerdote umanamente, spiritualmente, intellettualmente e pastoralmente formato di vivere il proprio ministero in pienezza, in quanto «è chiamato ad avere spirito missionario, cioè uno spirito veramente “cattolico”, che partendo da Cristo si rivolge a tutti perché “siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (1 Tm 2,4)»

Sono queste le parole con cui la Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis del 2016 propone una sintesi per quanto riguarda la formazione di coloro che sono chiamati al ministero presbiterale. Sintesi che trova la sua pienezza nella dimensione missionaria.

All’interno della nostra comunità del Seminario Regionale di Ancona tra i diversi gruppi d’animazione c’è il GAMIS, Gruppo di Animazione Missionaria in Seminario. Il GAMIS è un gruppo di seminaristi che coltivano tra loro una spiritualità missionaria e si formano per crescere nello slancio con cui annunciare il Vangelo, per essere sempre più testimoni della Buona Notizia che ha cambiato le loro vite.

All’interno della vita di seminario essi si ritrovano tra di loro per confrontarsi su tematiche missionarie, aggiornandosi su articoli o riviste, e anche per stare un po’ insieme nella semplice, ma sempre bella, fraternità. Ma soprattutto promuovono, all’interno della comunità del Seminario, momenti di formazione e di spiritualità per gli altri seminaristi: essere missionari vuol dire essere spinti a condividere con gli altri la bellezza che si vive nella propria vita!

Tra questi momenti di formazione e spiritualità vengono proposti dei film, altre volte delle testimonianze, altre ancora dei momenti di preghiera. Ci sono alcuni appuntamenti che non possono mancare: in ottobre, mese dedicato alla missione, il rosario missionario e l’adorazione notturna per le missioni; la via crucis in Quaresima, periodo nel quale viene promossa anche la colletta missionaria. Quando possibile il ricavato viene consegnato personalmente alla missione presso la quale uno dei seminaristi si reca, tra il quinto e il sesto anno di formazione, per vivere la sua esperienza missionaria.

Attesa durante l’anno formativo è la visita del missionario della Pontificia Unione Missionaria: egli trascorre qualche giorno in comunità, incontra i seminaristi, prega con loro portando la testimonianza della sua vita trascorsa nelle terre di missione.

Già dallo scorso anno si è avviata l’iniziativa di una serata di animazione missionaria in seminario aperta ai giovani marchigiani. Durante questa serata varie associazioni, movimenti, istituti religiosi che operano in terra di missione, hanno uno spazio in cui attraverso momenti laboratoriali possono far conoscere il loro servizio e la terra in cui operano. Lo scorso anno con gioia abbiamo accolto durante la serata l’intervento, ricco di spunti, del cardinale Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto per la Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari. Anche quest’anno, martedì 23 aprile, per la seconda edizione della serata missionaria la comunità del seminario aspetta i giovani marchigiani, cogliendo l’invito di papa Francesco per la prossima giornata missionaria mondiale: Andate e invitate al banchetto tutti! (cfr Mt 22,9)

In questi anni è cresciuta anche la collaborazione con la Commissione Missionaria Regionale che con cadenza mensile si incontra proprio nel nostro seminario e vede la partecipazione di alcuni seminaristi. È un’occasione per collaborare e, per i seminaristi, iniziare a conoscere come nelle diocesi e nelle Marche si cura la pastorale della missione.

La formazione missionaria si rende necessaria per lasciar emergere e maturare quel desiderio di annunciare la Buona Novella che dovrebbe caratterizzare ogni cristiano e, nel nostro caso specifico, ogni prete. Certamente non andremo tutti in paesi di missione, però ci auguriamo di poter vivere con cuore da missionari lì dove il Signore ci vorrà chiamare ad essere annunciatori della Sua Parola, sempre pronti a dare testimonianza con la nostra vita del Vangelo che ha cambiato le nostre vite e che desideriamo cambi anche quelle dei nostri fratelli.

Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 120.)

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