CASTIGNANO – Si è celebrata Domenica 25 Febbraio, alle ore 11:00, presso la chiesa di Sant’Egidio in Castignano, una Santa Messa presieduta dal vescovo Carlo Bresciani e concelebrata da don Vincenzo Catani, durante la quale si è svolto il Rito di ammissione agli ordini sacri del candidato al diaconato permanente di Vincenzo Lucidi. Il primo passo verso l’unico Ordine Sacro a cui un uomo sposato può accedere.
Vincenzo Lucidi appartiene alla parrocchia San Pietro Apostolo di Castignano, ha 54 anni ed è docente di storia dell’arte e disegno presso l’IIS Guastaferro di San Benedetto del Tronto. Laureato in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1999, ha ottenuto il Baccalaureato in Scienze Religiose cum laude presso la Pontificia Università Lateranense nel 2019. È sposato dal 2007 con Serena Montagnaro dalla quale ha avuto una figlia, Marianna, che ha 15 anni. Da circa cinque anni è catechista nella sua parrocchia.
Queste le sue parole: “È stato un momento molto emozionante a cui mi sono preparato con il mio padre spirituale, padre Silvano Nicoli. Il vescovo Carlo mi ha comunicato la sua decisione una ventina di giorni fa e sinceramente mi ha colto di sorpresa. Ho però accettato questa chiamata con gratitudine: gratitudine verso il Signore e gratitudine verso il vescovo Carlo e la Chiesa tutta. Sono ben consapevole dell’impegno e della responsabilità che tutto questo comporta. Ma come dire no alla chiamata di Dio e della Chiesa che mi chiama a ridonare quanto di più prezioso ho ricevuto, vale a dire il Vangelo?”
“Come ha detto il vescovo Carlo durante l’omelia commentando il brano evangelico della Trasfigurazione, – prosegue l’aspirante diacono Lucidi –, la chiamata fatta da Gesù ai suoi tre apostoli più cari a vivere quel momento così intenso è un’esperienza preziosa che non va tenuta per sé, bensì restituita ai fratelli. Questa dimensione ecclesiale, a cui Gesù fa riferimento e a cui sono chiamati gli apostoli, è la stessa a cui è chiamato ogni diacono e presbitero. Quando una persona fa l’esperienza dell’Amore vivificante del Cristo, infatti, non può non annunciarlo ai fratelli, in quanto non si tratta solo di un’emozione estemporanea, bensì di un’emozione generatrice di vita”.
“È stato molto bello condividere questo passaggio importante nella mia vita cristiana – conclude Lucidi – con tutta la comunità castignanese. In molti sono venuti a salutarmi al termine della Messa: amici, parenti, ma anche molte persone che conoscevo solo di vista. Ho sentito la partecipazione dei miei compaesani sia attraverso la preghiera sia attraverso le belle parole di sostegno ed affetto che mi hanno rivolto prima e dopo la celebrazione. Conserverò per sempre nel cuore questi bellissimi momenti di gioia e di comunione fraterna”.