Il desiderio di metà della popolazione del Nicaragua, da anni vittima dalla repressione e dalla crisi economica, è quello di emigrare negli Stati Uniti, in Spagna o in Costa Rica. A rivelarlo, come riporta il sito indipendente “100% Noticias”, è un’indagine della Vanderbilt University, con sede a Nashville (Tennessee, Usa). La fiducia nel Governo sandinista continua a diminuire a tutti i livelli, dalla Presidenza fino ai sindaci, con un calo del gradimento di Ortega dal 61% del 2016 al 34% del 2023. Solo il 31% della popolazione ha fiducia nella correttezza del processo elettorale. La Chiesa cattolica si conferma come l’Istituzione con la maggiore credibilità (come già emergeva da precedenti rilevazioni), con un indice di gradimento del 60%, secondo il sondaggio. Nonostante le sfide, il 57% degli intervistati considera la democrazia la migliore forma di governo, e probabilmente anche per questo la soddisfazione per l’attuale regime è al minimo, con poco più del 36% che si dichiara soddisfatto. La mancanza di libertà di espressione è evidente, con l’81% della popolazione che la percepisce come inesistente e il 74% che esprime paura di parlare di politica negli spazi sociali. Il pessimismo sul cambiamento è alto, con il 37% che lo ritiene impossibile. Circa il 55% vorrebbe poter partecipare a manifestazioni. La preferenza per un sistema che rispetti le libertà individuali, anche in tempi di difficoltà economiche, è evidente tra il 55% della popolazione. L’indagine, “AmericasBarometer 2023: Nicaragua Country Survey”, è stata condotta con 1.500 interviste faccia a faccia in ciascuno dei 26 Paesi partecipanti, ad eccezione di Haiti e Nicaragua, dove è stata condotta tramite telefono cellulare.
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