DIOCESI – Nella settimana dall’11 al 15 marzo tutti i vescovi delle Marche saranno a Roma per la Visita ad limina (apostolorum). Nel linguaggio canonico l’espressione limina apostolorum indica le tombe degli apostoli Pietro a Paolo che sono, appunto, a Roma.
I vescovi di tutto il mondo, a cadenza regolare (per sé ogni cinque anni, ma non sempre si riesce a mantenere la cadenza regolare), si recano a Roma. Non si tratta solo di recarsi a pregare e celebrare sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo -si celebrerà anche in S. Giovanni in Laterano e in santa Maria Maggiore, quindi nelle quattro gradi basiliche romane- quanto di incontrare il papa e i principiali dicasteri di curia e condividere con loro le particolarità che contraddistinguono il cammino di ogni Chiesa locale: i doni di cui Dio la arricchisce e le principali problematiche dal punto di vista pastorale, sociale, culturale ed economico.
Si tratta di incontri molto importanti non solo di informazione, ma soprattutto di condivisione nella fede che ci unisce per una vera comunione con la Sede apostolica e in modo particolare con il papa cui è affidata la presidenza nella carità sulla Chiesa universale. S. Giovanni Paolo II ebbe a dire che le Visite ad limina “costituiscono un’occasione privilegiata di comunione pastorale: il dialogo pastorale con ciascuno di voi mi consente di partecipare alle ansie e alle speranze che si vivono nelle Chiese da voi guidate in atteggiamento di ascolto per i suggerimenti dello Spirito”.
Chiedo a tutti i fedeli di accompagnare questa Visita ad limina con la preghiera. Porterò al papa l’espressione dell’affetto, della devozione e della piena comunione di fede con lui della nostra Diocesi, esprimendogli anche sincera gratitudine per il suo ministero petrino.
Celebrando con gli altri vescovi delle Marche sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo, e nelle altre due basiliche romane di san Giovanni in Laterano e di santa Maria Maggiore, pregherò per la nostra Diocesi e per tutti i fedeli, affinché gli apostoli e Maria vergine intercedano per noi la grazia della fedeltà e della carità, anima di ogni comunione nella fede.