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Popoli e Missione: Oscar Romero vive nella Giornata dei missionari martiri

Non si spegne il ricordo dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Romero, nella 32ma edizione della Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, animata da Missio Giovani con lo slogan “Un cuore che arde”. “Era il 24 marzo 1980 quando Romero venne ucciso mentre celebrava la messa. Fin da subito la sua figura ha rappresentato per i giovani un segno di coraggio e di vicinanza agli ultimi: per questo nel giorno della sua morte si ricordano le missionarie e i missionari morti nel mondo mentre testimoniavano il Vangelo”. A loro è dedicato il dossier centrale della rivista “Popoli e Missione” (Fondazione Missio), in cui si presentano i contenuti per riflettere “sul significato del loro sacrificio. Il loro esempio ci spinge a un impegno rinnovato nell’assistenza ai più bisognosi e nel combattere le ingiustizie sociali, ricordandoci che anche nei luoghi più remoti e dimenticati, il messaggio di speranza del Vangelo resta vitale e trasformativo”, scrive Giovanni Rocca, già segretario di Missio Giovani. I protagonisti del dossier sono: Loredana Vigini, fidei donum laica di Trieste, morta a San Paolo del Brasile il 5 febbraio 2023; Annalena Tonelli, uccisa 21 anni fa a Borama in Somaliland presso l’ospedale da lei fondato; padre Ezechiele Ramin, comboniano ucciso nel 1985 a Cacoal in Amazzonia per il suo impegno in favore dei contadini e degli indios; Luciano Lanzoni, laico consacrato dei Servi della Chiesa di Reggio Emilia, morto di Covid in Madagascar il 18 giugno 2021.
Nella parte dedicata all’attualità la rivista presenta un servizio dall’America Latina sul tentato colpo di Stato in Ecuador compiuto dai potenti cartelli narcos di Colombia e Messico per il controllo del territorio delle rotte della droga.
A seguire una analisi della situazione geopolitica dell’isola di Taiwan del professor Chang Men-jen dell’Università Cattolica Fu Jen di Nuova Taipei, intervistato per “Popoli e Missione” per spiegare come la giovane democrazia di Taiwan “sia riuscita a dare prova di maturità durante le ultime elezioni, nonostante le fortissime pressioni della Cina”.
Dal Medio Oriente gli aggiornamenti sul fronte della crisi israelo-palestinese e sugli Houthi che controllano il Nord dello Yemen. Dall’Africa un focus sulle tensioni tra Eritrea ed Etiopia, per l’accesso ai porti sul Mar Rosso, mentre la famosa diga, la Gerd, tripartita tra Etiopia, Egitto e Sudan, fatica a decollare e nel frattempo il Paese è finito in default.

Redazione: