RIPATRANSONE – “Buonanotte mondo, favole della buonanotte per bambinɜ di tutto il mondo” è la raccolta di favole nata da un’idea della Cooperativa Sociale On the Road che dal 1994 si batte per la tutela e la promozione dei diritti umani e civili. Ne parliamo con Sara Palanca, coordinatrice del Progetto SAI di Ripatransone.
Come nasce l’idea di realizzare questo volume bilingue, ovvero in lingua italiana e in originale?
L’idea del libro nasce dall’osservazione, dall’ascolto e dalla curiosità di operatori ed operatrici che lavorano nel progetto SAI. Entrando in relazione con i beneficiari e le beneficiarie abbiamo iniziato a notare come il racconto di storie e fiabe fosse presente in ogni cultura e, con nostra sorpresa, abbiamo scoperto che esisteva un filo comune che legava le nostre fiabe occidentali con le fiabe di tutto il mondo. Concetti come libertà, rispetto e fratellanza erano presenti in molti racconti. L’idea di scriverlo mantenendo anche la lingua originale vuole non solo sottolineare la provenienza della fiaba, ma anche dare visibilità e rispetto al paese d’origine, innescando una scintilla di curiosità verso ciò che noi non conosciamo. Infine, volevamo dare ai bambini e alle bambine di altre nazionalità la possibilità di immergersi nelle proprie fiabe nella loro lingua madre.
Chi ha collaborato alla stesura di questo volume?
La stesura del libro vede un grande lavoro creativo svolto in sinergia tra ospiti dei progetti della cooperativa On the road, mediatori e mediatrici culturali che collaborano con la nostra realtà, operatori e operatrici del progetto che, attraverso un laboratorio di scrittura creativa, hanno dato una prima forma e struttura al libro. L’elaborato ha poi preso realmente vita grazie alla collaborazione con l’illustratrice Giorgia Zecca che ha abilmente illustrato le pagine del libro estrapolando immagini, disegni, colori, tratti unici per rappresentare in modo meraviglioso ogni fiaba presente nel volume.
Qual è il messaggio che desiderate mandare attraverso queste pagine?
Per una persona lontana dalla propria terra mantenere il legame con la lingua madre è fondamentale: significa non perdere la propria storia e continuare ad essere testimoni, portatori e portatrici di un bagaglio culturale fatto di legami, radici e tradizioni. Partendo dalle fiabe, che sono un po’ le chiavi dell’infanzia di ogni bambino e bambina, “Buonanotte mondo” vuole essere un augurio pieno di speranza per un mondo dove ogni bambino può chiudere gli occhi e, al risveglio, vedere solo bellezze senza vivere la paura della guerra.
Dove è possibile acquistarlo?
Il libro verrà promosso sui nostri canali social, Facebook, Instagram e LinkedIn e, al momento, stiamo lavorando per una collaborazione anche con le librerie della zona. Possiamo dire già da ora che organizzeremo delle presentazioni nella provincia di Ascoli Piceno dove leggeremo le varie storie sia in italiano che in lingua grazie alla partecipazione agli eventi di alcuni delle persone che hanno realizzato il libro.
Come Cooperativa state portando avanti altri progetti?
Quest’anno la Cooperativa On the Road ha raggiunto l’importante traguardo dei 30 anni di attività e quello che ci aspetta sarà un anno pieno di eventi, sia culturali che formativi, che andranno a ripercorrere la storia di On the Road con uno sguardo verso il futuro, verso i prossimi 30 anni. Quindi continuate a seguirci sui nostri canali per rimanere aggiornati e aggiornate.
Come si articola la vostra realtà?
La Cooperativa On the Road lavora da 30 anni per tutelare i diritti umani, sociali e civili di persone che si trovano in situazioni di vulnerabilità e marginalità sociale, operando senza distinzioni e attraverso un approccio basato sulla centralità della persona, l’empowerment e l’inclusione sociale e lavorativa, offrendo proposte performanti che tengano conto delle necessità, i sogni e i progetti migratori delle persone di cui ci prendiamo cura. Siamo presenti nelle regioni di Marche, Abruzzo e Molise, concentrando il nostro intervento nelle aree tratta e sfruttamento, inclusione migranti, violenza di genere, povertà estrema, servizi al lavoro e formazione professionale. Crediamo fermamente nell’emancipazione libera dalle logiche dell’assistenzialismo e in un’integrazione possibile solo attraverso l’incontro e il dialogo per la costruzione di una comunità più ricca, aperta, solidale e consapevole.