DAL MONDO – “Ngaoundaul è un villaggio nel nord del Camerun dove ancora le donne non hanno tanta autonomia e libertà di esprimersi. Anche all’interno della società non ricoprono ruoli decisionali o importanti”, racconta suor Maria Luisa Caruso delle Suore di Santa Giovanna Antida Thouret. “A poco a poco, però, si sta avviando un discorso un po’ più aperto, lo vediamo anche nell’ospedale che abbiamo a Ngaoundaul dove ci sono tante infermiere donne. Questo vuol dire che si sta dando la possibilità di dare educazione e formazione alla donna, che così può raggiungere certi livelli di autonomia e ruoli importanti nella società. Il progetto “Fili di speranza” è un segno di speranza anche in questo senso”.
“Fili di speranza” è un un percorso di formazione professionale realizzato da Terra e Missione e dalla Fondazione Thouret. A Ngaoundaul il progetto ha preso il via quest’anno coinvolgendo 20 ragazze che, partecipando al corso di cucito, potranno avere l’opportunità di lavorare.
Suor Maria Luisa, laureata in ingegneria civile strutturale con cinque anni di esperienza lavorativa in uno studio di progettazione, si trova oggi a coordinare la Fondazione Thouret, braccio operativo delle Suore di Santa Giovanna Antida Thouret, che da più di 10 anni promuove progetti di sviluppo presso le missioni in 32 Paesi nel mondo.
In Italia il progetto, che si tiene a Ladispoli, in provincia di Roma, è già arrivato alla seconda edizione. Quest’anno le donne che partecipano ai due corsi, in Italia e in Camerun, disegneranno e tesseranno alcuni modelli per realizzare insieme una sfilata finale e, nel mese di agosto, si potranno incontrare di persona grazie alla possibilità di un viaggio missionario estivo a Ngaoundaul. “Spero che si possa creare una fraternità, una fratellanza universale nelle piccole cose, che le giovani che partecipano al corso a Ladispoli possano sentirsi sulla stessa barca delle giovani che sono in Camerun – è l’auspicio di suor Maria Luisa -. A Ngaoundaul hanno accolto il progetto con grande gioia ed entusiasmo e penso che questo dia loro una grande speranza”.
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