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Papa Francesco: a partecipanti Congresso “Donne nella Chiesa”, “aiutiamoci perché siano più valorizzate”

“Aiutiamoci, senza forzature e senza strappi, ma con accurato discernimento, docili alla voce dello Spirito e fedeli nella comunione, a individuare vie adeguate perché la grandezza e il ruolo delle donne siano maggiormente valorizzati nel Popolo di Dio”. Questa l’esortazione di Papa Francesco nel discorso, letto da un collaboratore, ai partecipanti al Congresso internazionale interuniversitario ”Donne nella Chiesa: artefici dell’umano” in corso ieri e oggi presso la Pontificia Università della Santa Croce, ricevuti questa mattina in udienza nel Palazzo apostolico vaticano.
Dopo avere ricordato le dieci donne la cui santità è al centro del Congresso – Giuseppina Bakhita, Magdeleine di Gesù, Elizabeth Ann Seton, Maria MacKillop, Laura Montoya, Kateri Tekakwitha, Teresa di Calcutta, Rafqa Pietra Choboq Ar-Rayès, Maria Beltrame Quattrocchi e Daphrose Mukasanga – il Pontefice ha sottolineato come in differenti tempi e culture, con stili propri e diversi, e con iniziative di carità, di educazione e di preghiera, abbiano dato prova di “come il ‘genio femminile’ sappia riflettere in modo unico la santità di Dio nel mondo”. E la Chiesa “ha bisogno di questo, perché la Chiesa è donna: figlia, sposa e madre, e chi più della donna può rivelarne il volto?”. Le donne, ha aggiunto Francesco, hanno la vocazione di essere “artigiane” e “collaboratrici del Creatore a servizio della vita, del bene comune, della pace” in un tempo “lacerato dall’odio, in cui l’umanità, bisognosa di sentirsi amata, è invece spesso sfregiata dalla violenza, dalla guerra e da ideologie che affogano i sentimenti più belli del cuore. E proprio in questo contesto – ha concluso il Papa -, il contributo femminile è più che mai indispensabile”.

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