GROTTAMMARE – Nella chiesa di Sant’Agostino a Grottammare alta, nell’ Altare di sx, quello del Santissimo Sacramento con devozione Perpetua, vi è non a caso collocato un piccolo dipinto ad olio su tela datato VIII sec, prima metà, 1749 per l’esattezza, di scuola marchigiana…. dalle dimensioni di 87 cm (h) per cm 67 (L) che raffigura la Serva di Dio Lavinia Sernardi in Giammarini.
L’opera, di proprietà dell’Ente religioso cattolico, è schedato dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici (SBAS) di Urbino al codice: 97552-H con la voce: “scheda di Bene non adeguatamente sorvegliabile”.
A questo punto ci permettiamo di consigliare non solo videocamere, ma anche un sistema di allarme “ad hoc”, magari chiudendo il quadro all’interno di una apposita teca. Si parla di questa straordinaria Piccola Donna nata nel 1588 è morta solo a 35 anni fautrice generosa dell’edificazione della chiesa Santa Maria dei Monti.
Devotissima di San Benedetto Martire, spesso anche dopo la sua morte – veniva vista attraversare il ponte del Tesino per recarsi nella amatissima Pieve Sanbenedettese. Una piccola grande donna, un esempio moderno di donna imprenditrice e cristiana. Una luce che ancora brilla. Venivano fino a poco tempo fa – raccontavano gli anziani- persone di tutti i paesi limitrofi a raccogliere l'”erba murana” cioè l’erba murale dai muraglioni del paese alto con cui fare decotti miracolosi… “santi” perché raccolti dove nacque la Beata Lavinia!
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