GROTTAMMARE – L’Associazione Vivaisti di Grottammare è stata presente alla trentaduesima edizione del Tipicità Festival 2024, a Fermo, con il suo prodotto più prezioso: l’alloro.
La partecipazione al Festival è stata anche l’occasione per incontrare l’assessore della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, e discutere sull’andamento del mercato vivaistico nel post-Covid e sui cambiamenti climatici che hanno influito sulle colture.
Queste le parole di Antonini, assessore regionale con delega allo Sviluppo Economico, all’Agricoltura e all’Industria Agroalimentare: “In occasione di Tipicità ho avuto modo di incontrare l’Associazione Vivaisti di Grottammare che conosco da tempo e con la quale c’è un ottimo rapporto, in particolare con il presidente Balestra.
In questa circostanza ho avuto il piacere di incontrare uno dei consiglieri del Direttivo, Claudio Colletta, con il quale mi sono confrontato su alcuni temi legati all’attività vivaistica. Abbiamo parlato in particolare delle nuove opportunità che possono nascere con il riconoscimento dell’alloro di Grottammare come prodotto IGP (identificazione geografica protetta) e soprattutto delle misure innovative da inserire in alcuni bandi del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) utili per il sistema florovivaistico.
Ci siamo lasciati con la possibilità di fissare un incontro in Regione, ad Ancona, per confrontarci con i tecnici e i dirigenti e capire quali possano essere le migliori misure di sostegno da adottare per promuovere e supportare concretamente questo importante settore dell’agricoltura, un settore che è vivo e raccoglie l’interesse di molti. La Regione è vicina ai vivaisti e ha verso di loro un’attenzione costante”.
Soddisfatto anche il consigliere Claudio Colletta, il quale dichiara: “A nome dell’Associazione Vivaisti di Grottammare ringrazio l’assessore Antonini per la disponibilità che ci ha mostrato, non solo in questa particolare occasione, ma anche in altre circostanze. Non vediamo l’ora di incontrarci nuovamente, la prossima volta però direttamente negli Uffici della Regione, per confrontarci in maniera più dettagliata sulle opportunità che la Regione e l’Europa possono fornire al nostro settore, un settore che non solo occupa un gran numero di lavoratori, ma che è anche il fiore all’occhiello dell’economia grottammarese e picena: ricordo infatti che il 75% circa della produzione nazionale di alloro proviene da questi territori“.
“Oltre all’alloro – conclude il consigliere Colletta –, il clima mite dei nostri territori ha permesso la coltivazione anche di altre essenziali varietà, come l’oleandro, il pitosforo, il leccio e il ligustro. Per noi produttori queste non sono solo piante da vendere, ma anche e soprattutto prodotti che caratterizzano la nostra storia ed identificano il nostro territorio”.