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Il vescovo Bresciani a Roma, il racconto del terzo giorno

Di Mons. Angelo Spina

ROMA – La terza giornata della Visita ad Limina degli Arcivescovi e Vescovi delle Marche è iniziata di buon ora. Alle 6.15, i Vescovi attraversando il centro città con macchina e pullmino si sono recati alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la celebrazione della S. Messa, presieduta da Mons. Franco Manenti, vescovo di Senigallia.
Al termine della celebrazione, davanti all’immagine della Madonna “Salus Populi Romani”, che la tradizione attribuisce a San Luca evangelista, hanno recitato la preghiera di affidamento alla Vergine Santa cantando: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio”. Alcuni vescovi, sfidando il traffico cittadino, sono arrivati in tempo per poter partecipare all’udienza del Papa del mercoledì, in Piazza San Pietro.

Le migliaia di fedeli hanno accolto con un caloroso applauso Papa Francesco appena è stato visto arrivare sulla papamobile.
Dopo il saluto iniziale e l’ascolto della Parola di Dio, il Santo Padre, ancora raffreddato, si è scusato di non poter leggere la catechesi, affidando la lettura a Padre Pierluigi Giroli della Segreteria di Stato. Il Papa ha invitato a rivolgere lo sguardo a ciò che si contrappone all’esperienza del male. Anche se il cuore dell’uomo può assecondare cattive passioni e dare ascolto alle tentazioni, può anche opporsi a tutto ciò in quanto l’essere umano è fatto per il bene. Virtuosi sono i santi, coloro che diventano pienamente se stessi. La virtù è la disposizione abituale a fare il bene. La saggezza consente all’uomo di imparare dagli errori per indirizzare bene la vita.
Al termine dell’udienza, il Santo Padre ha salutato i pellegrini e ha chiesto ancora una volta preghiere per quanti soffrono le terribili conseguenze dei conflitti. Ha raccontato di aver ricevuto un Rosario e un Vangelo di un soldato morto al fronte. “Vincere questa pazzia della guerra che è sempre una sconfitta” è stato ancora una volta il grido di speranza del Papa. Dopo la recita del Padre nostro, ha impartito la benedizione apostolica.
I primi a salutarlo sono stati i Cardinali e i Vescovi. Mons. Angelo Spina ha ringraziato il Santo Padre per l’incontro di due ore avuto con i Vescovi delle Marche, in occasione della Visita ad Limina, lunedì 11, e ha rivolto al Papa gli auguri per gli undici anni dalla sua elezione a Pontefice, avvenuta il 13 marzo 2013. Dietro Mons. Spina c’era Mons. Nazzareno Marconi, presidente della CEM, vedendolo ha esclamato a mons. Spina: “Ecco il Presidente furbo”, e così, con il sorriso e cordialità ha salutato Mons. Marconi e Mons. Sandro Salvucci, arcivescovo di Pesaro e Urbino.
L’incontro con il Santo Padre e le sue parole hanno fatto da sfondo a tutta la giornata vissuta in fraternità episcopale a Roma.

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