Ieri a Civitanova Marche presso l’Istituto Superiore d’Istruzione Leonardo da Vinci alla presenza del Dirigente Scolastico Francesco Giacchetta, dell’Assessora alla Scuola del Comune di Civitanova Marche, Barbara Capponi, di Francesco Pieia, Amministratore delegato di Estra Prometeo, del Presidente del CONI Marche Fabio Luna e dell’ex campione di volley Andrea Zorzi, che proprio con la Lube ha chiuso la sua carriera sportiva, sono state premiate le società vincitrici della Regione Marche: Il Tempio di Bellona (Fermo) e il CSI di Ascoli Piceno.
Francesco Giacchetta, Dirigente Scolastico dell’Istituto, che ha ospitato l’incontro, ha fatto gli onori di casa dichiarando: Sono felice di avere qui con noi Andrea Zorzi, è un momento importante perché lo sport è giocoso e il gioco è una cosa seria e proprio perché è serio è divertente. Lo sport è un fattore di crescita straordinario, l’ho potuto sperimentare di persona: mi ha insegnato a saper perdere che non significa rassegnarsi, anzi è uno stimolo a fare meglio e questi insegnamenti mi sono serviti prima nel mio percorso di studio e poi nel lavoro”.
L’Assessora alla Scuola, Barbara Capponi, ha commentato l’iniziativa con queste parole: “Ci tenevo ad essere qui malgrado i numerosi impellenti impegni istituzionali. I valori dello sport li conoscete ma di oggi ha colpito il titolo “Sempre Vincenti? anche no!”, perché noi tutti siamo continuamente immersi in un contesto competitivo: con gli altri e con noi stessi al tempo stesso, ma lo sport ci da l’opportunità di avere uno sguardo e una prospettiva differenti, dal momento che impariamo a misurarci anche con chi è più bravo di noi e se non si vinciamo non importa, perché tutti abbiamo altri talenti e solo nei momenti in cui si perde si capisce cosa si prova nella sconfitta e questo è ciò che ci aiuta anche quando si vince perché si riesce a capire meglio cosa prova chi ha perso”.
L’AD di Estra Prometeo, Francesco Pieia, ha affermato: “Grazie all’Istituto e al dirigente che oggi ci ospita, vi porto con vero piacere i ringraziamenti del nostro presidente Francesco Macrì. Oggi desideriamo testimoniare la vicinanza di Estra al territorio, il valore di impresa che l’azienda crea deve essere restituito al territorio e la Call to Action ne è un esempio significativo e siamo molto felici che continui a crescere. Premiamo chi ha saputo coniugare i valori dello sport con la solidarietà e l’inclusione sociale, valori che corrispondono alla nostra filosofia. Estra mette al centro la persona che non è solo il cliente e il dipendente, ma l’abitante della comunità in cui lavoriamo e cresciamo. Anche noi abbiamo competitor e anche noi dobbiamo sviluppare la capacità di saper perdere per capire e migliorare ogni giorno, ma sempre nel rispetto dell’avversario.”
Estra S.p.A., multiutility del settore energia che da anni è impegnata a sostenere la pratica sportiva, anche quest’anno ha indetto la Call to Action “L’energia delle buone pratiche”. Si tratta di un riconoscimento economico dedicato alle Associazioni che quotidianamente si impegnano per valorizzare la funzione educativa dello sport e che gode del Patrocinio del CONI Nazionale e del CIP Nazionale. Nelle regioni Abruzzo, Marche, Molise, Toscana e Umbria, che da sempre vedono una forte connessione tra Estra e il territorio, l’azienda ha deciso di premiare e supportare quelle realtà che, attraverso il proprio operato, sottolineano il ruolo dello sport come strumento di responsabilità sociale e di inclusione attraverso cui attuare azioni concrete a sostegno del territorio e della vita di comunità.
Hanno partecipato 158 società, 27 in più rispetto alla passata edizione, un ottimo risultato per un’iniziativa giovane che continua a crescere:
- 19 dall’Abruzzo
- 32 dalle Marche
- 8 dal Molise
- 74 dalla Toscana
- 25 dall’Umbria
Promotore insieme a Estra della Call to Action anche quest’anno il CONI, rappresentato da Fabio Luna, Presidente CONI Marche che ha dichiarato: “L’importante partecipazione da parte delle nostre società sportive a questa lodevole iniziativa dimostra quanto grande sia la coscienza sociale delle associazioni sportive marchigiane. Voglio quindi complimentarmi non solo con le due vincitrici, ma con tutte le società che hanno aderito, a dimostrazione dell’importanza e dell’aiuto concreto che lo sport può dare all’inclusione sociale e a chi lavora nello sport tutti i giorni. A coloro che lo fanno soprattutto per vincere “medaglie invisibili”, ma fondamentali per la comunità. La nostra regione è quella con il maggior numero di società rispetto alla popolazione e questo come CONI ci rende felici e orgogliosi e ci conferma che stiamo andando nella giusta direzione.”
Antonio Benigni, Presidente del CSI commenta: “Ringraziamo Estra per l’assegnazione del premio perché proprio grazie a questo contributo possiamo implementare le attività già presenti all’interno dei nostri progetti. Questo riconoscimento ci inorgoglisce e ci motiva poiché riconferma il valore sociale dello sport e gratifica il servizio di tutte quelle persone che, nei loro ambiti, dedicano se stessi ogni giorno con professionalità e passione in contesti sociali in cui lo sport diventa uno strumento per abbattere le barriere e avvicinare le persone come nel Carcere, nella scuola e nei territori devastati dal sisma.”
L’incontro con gli studenti è stato concluso da Andrea Zorzi che in questa terza edizione propone il tema: Sempre Vincenti? Anche no! che ha raccontato davanti a una platea molto interessata cosa gli ha lasciato la sua esperienza sportiva. “L’esperienza nel volley, che da un gioco è diventato la mia professione, mi ha lasciato la convinzione che vittoria e sconfitta non devono mai essere intese come il punto finale. Così come nella vita quotidiana in famiglia, a scuola, coi coetanei, un no, un voto non positivo, un rifiuto da parte di qualcuno, non devono essere recepiti come qualcosa di negativo in senso assoluto. Un no non è una chiusura o l’impossibilità di perseguire i propri obiettivi, ma un necessario passaggio della vita. Se non si diventa il “campione” che si sognava di essere, non si è dei falliti: nessuno è mai solo un atleta, uno scolaro, un imprenditore. La vita è tante cose, il sogno non è solo quello che riconosciamo come tale. Eccellere non può essere l’unico modo di sentirsi realizzati. Nessuno è vincente o perdente: siamo, per fortuna, persone che vincono e che perdono proprio perché siamo persone”.
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