GROTTAMMARE – L’Assessorato e la Consulta per le pari opportunità del Comune di Grottammare invitano la cittadinanza all’incontro “Giorni nuvolosi: storie di donne afghane”, in programma sabato prossimo, 23 marzo, alle ore 17.30, nella Sala Kursaal.
L’iniziativa è il terzo appuntamento della XI edizione di “Sguardi di donne”, che questa volta si avvale della collaborazione della Nuova Ricerca Agenzia RES, realtà operativa nei progetti di accoglienza SAI Together di Grottammare e SAI Era domani di Fermo.
Ospiti dell’incontro, quattro donne rifugiate provenienti dall’Afghanistan, che racconteranno, attraverso video e immagini da loro stesse realizzati, come è cambiata la vita da quando nel loro Paese si è insediato il regime dei talebani.
“L’incontro – anticipa la presidente della Consulta, Lina Lanciotti – vuole mettere in risalto quanto siano difficili le condizioni delle donne in quel martoriato paese. Le donne afghane sono l’emblema della libertà negata su ogni fronte. Stanno subendo tutte le umiliazioni e violenze possibili, non possono uscire di casa se non accompagnate da un uomo neppure per procurarsi il cibo per i loro figli. In questo momento storico, le donne afghane hanno bisogno di far sentire il loro grido di dolore al mondo intero per non avvilire la speranza di tornare ad essere donne libere. Come Presidente della Consulta Pari Opportunità sono orgogliosa di dare voce a chi non ne ha più”.
“Questo pomeriggio – aggiungono l’assessore Monica Pomili e la consigliera Martina Sciarroni – ci rende molto fiere, perché vede collaborare importanti realtà del territorio, la Consulta Pari Opportunità del Comune di Grottammare e i progetti Sai di Grottammare e Fermo, sempre nel rispetto dell’ottica che gli Sguardi di Donna non lavorano a compartimenti stagni ma incontrano contesti comunemente considerati separati tra loro. Conoscersi, ascoltare e dialogare sono azioni alla base della fratellanza tra i popoli. Una fratellanza che in questo caso specifico vogliamo definire come ‘sorellanza’. Donne di un’altra cultura ci accompagneranno nella conoscenza vera e lontana dagli stereotipi di un popolo ancora troppo sconosciuto. Un racconto alla fonte, per meglio comprendere la condizione femminile oggi in Afghanistan”.
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